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Trapianto

RUOLO DELL’INTERFERONE ALFA NELLA RISPOSTA IMMUNE IN CORSO DI RIGETTO CRONICO ANTICORPO-MEDIATO (RCAM)

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Abstract

INTRODUZIONE. Il RCAM è la principale causa di insuccesso del trapianto renale, ma i suoi meccanismi molecolari sono ancora poco noti. Scopo dello studio è stato individuare, mediante approccio high-throughput, specifici marcatori per lo studio del RCAM.

PAZIENTI E METODI. Abbiamo valutato il profilo di espressione genica (Agilent 44K) di linfomonociti periferici isolati da 10 pazienti (pz) con RCAM accertato biopticamente e 10 pz con normale funzione e morfologia renale (Controllo). I geni discriminanti sono stati identificati tramite un test T non appaiato, con correzione di Benjamini-Hochberg. I network funzionali sono stati definiti con il software Ingenuity Pathway Analysis (IPA). La validazione dei dati dei microarray è stata effettuata mediante microscopia confocale e qPCR.

RISULTATI. Il confronto fra RCAM e Controllo ha evidenziato 67 probeset differenzialmente espressi (False Discovery Rate<5%, fold-change>2). Nel 97% dei casi l’espressione era aumentata nel gruppo RCAM. La Principal Component Analysis dimostrava che questo gruppo di geni permette di distinguere il RCAM dal gruppo controllo. Le funzioni biologiche relative a questi geni riguardavano la risposta immune (p<0,01) e l’infiammazione (p<0,01). L’analisi dei network ha evidenziato che il 41% di questi geni regolano o sono regolati dall’interferone alfa (IPA score=52). La qPCR nei gruppi RCAM e Controllo e in 10 pz con rigetto cronico cellulo-mediato (RCCM) di GBP1 e CXCL-9, due geni compresi in questo network, confermava i dati dei microarray. Abbiamo osservato un aumento delle cellule dendritiche (CD) mieloidi BDCA1+ (p=0,03) e una riduzione delle CD plasmacitoidi BDCA2+ (p=0,03) in circolo nei pz RCAM rispetto ai gruppi Controllo e RCCM. Le CD BDCA2+, le principali produttrici di interferone alfa, invece, erano aumentate nel rene dei pz RCAM (p=0,04). L’espressione tissutale della MXA, indotta dall’interferone alfa, era aumentata nel gruppo RCAM rispetto agli altri due gruppi (p=0,02).

CONCLUSIONI. I dati suggeriscono un ruolo chiave dell’interferone alfa nel modulare la risposta immune nell’RCAM. Questa osservazione apre nuove prospettive nella diagnosi e nella definizione di nuovi target terapeutici.

F. Rascio(1), P. Pontrelli(1), M. Accetturo(1), M. Gigante(1), A. Zito(1), G. Stallone(2), M. Gigante(2), A. Schena(1), G. Castellano(1), F.P. Schena(1), L. Gesualdo(1), G. Grandaliano(2)
((1)Università Di Bari A. Moro, Dipartimento Emergenze E Trapianti D'organo-sez. Di Nefrologia , (2)Università Di Foggia, Dipartimento Di Scienze Biomediche-sez. Di Nefrologia )
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