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Trapianto

EFFETTO DI EVEROLIMUS SUL DANNO RENALE CRONICO DEL TRAPIANTO RENALE

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Abstract

INTRODUZIONE. La tossicità cronica da CNI è sostenuta da alterazioni vascolari, e contribuisce alla disfunzione cronica del Tx. Everolimus (EVL), un immunosoppressore con proprietà anti-proliferative, ha dimostrato effetti favorevoli sul rimodellamento vascolare, e può essere utilizzato nella prevenzione del rigetto acuto (RA) di Tx in associazione a dosi ridotte di ciclosporina (CsA).

METODI. Analisi retrospettiva su pazienti sottoposti a Tx da cadavere. Gruppo A: EVL, CsA bassa dose e steroide (N=15). Gruppo B: CsA dose standard, MMF e steroide (N=18). Sono stati esclusi i pazienti con rigetto acuto o cronico anticorpo-mediato. Tutti i pz sono stati sottoposti a biopsie di controllo (1, 6, 12 mesi). Su ciascuna biopsia sono state eseguite: analisi morfometrica (volume glomerulare, VG; rapporto tra spessore parietale e calibro luminale, P/L) e semiquantitativa (glomerulosclerosi, GS; infiltrato interstiziale, II; fibrosi interstiziale, FI; atrofia tubulare, AT). Sono inoltre stati valutati: sopravvivenza del pz e del rene, funzione renale a 1 anno, incidenza DGF, incidenza di rigetto acuto (RA), infezioni.

RISULTATI e CONCLUSIONI. Nessuna differenza tra gruppi per età di ricevente e donatore, PRA, tempi di ischemia, mismatch HLA, sopravvivenza di paziente e graft. B mostrava incremento significativo del P/L già al I mese (3.3±1.01 vs 1.9±1.03, P <0.0001), mantenuto a 6 e 12 mesi. VG era maggiore in B al I mese post-trapianto, ma a 12 mesi era maggiore in A. GS era maggiore in B rispetto ad A (6/12 mesi). FI e AT erano significativamente maggiori in B già al I mese. Nessuna differenza per: II, nonostante maggiore incidenza di RA in A (5 vs 2); funzione del graft; DGF, PTDM, numero di farmaci ipotensivi, episodi d’infezioni delle vie urinarie. A mostrava minor frequenza di infezioni da CMV. Lo studio dimostra che EVL+basse dosi di CsA riducono i segni di scarring nel primo anno post-Tx, rispetto a schemi standard fondati su CsA. Ciò suggerisce che il risparmio di CNI possa essere praticato ab initio, senza rischio di RA.

F. Mangione(1), E. Rho(1), F. Castoldi(1), G. Fasoli(1), N. Serpieri(1), G. Marchi(1), M. Paulli(2), A. Viglio(2), C. Esposito(1), A. Dal Canton(1)
((1)S.c. Nefrologia, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo Pavia , (2)S.c. Anatomia Patologica, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo Pavia )
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