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Trapianto

LA SUPPLEMENTAZIONE A LUNGO TERMINE DI ACIDO FOLICO RIDUCE I LIVELLI SIERICI DI OMOCISTEINA MA NON LA PROGRESSIONE DEL DANNO ATEROSCLEROTICO NEI PAZIENTI PORTATORI DI TRAPIANTO RENALE

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INTRODUZIONE

La patologia cardiovascolare (CVD) è frequente nel paziente portatore di rene trapiantato (RTRs), tuttavia i fattori di rischio CV tradizionali non spiegano completamente questo aumentato rischio. Nei pazienti RTRs stabili è frequente il riscontro di livelli di omocisteina (Hcy) elevati. L’iperomocisteinemia nel paziente RTRs predice le complicanze cardiovascolari rappresentando un fattore di rischio CV. Nei pazienti RTRs trattati a breve termine con supplementazione di folati si è osservata una riduzione dello spessore medio-intimale carotideo (SMIC) che è stato utilizzato come indicatore di danno aterosclerotico coronarico. Nei pazienti con RTRs la variante genetica C677T del gene che codifica l’enzima 4,10-metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR) si correla con aumentati livelli di Hcy. Scopo dello studio valutare l’impatto della supplementazione a lungo termine di folati sull’andamento dello SMIC vs la non supplementazione in un gruppo di pazienti RTRs.

PAZIENTI E METODI

Abbiamo raffrontato un gruppo di 36 RTRs trattati con acido folico al dosaggio di 5 mg/die (Gruppo A) con un gruppo di 31 RTRs non trattati (Gruppo B) per un periodo di circa 2 anni. In tutti i pazienti annualmente venivano valutati: PTH, HDL and LDL colesterolo, Hcy, acido folico, vitamina B-12, Proteina C-reattiva (PCR), fibrinogeno, eGFR (CKD-EPI) ed ecografia delle arterie carotidi bilaterale per la valutazione delo SMIC.Tutti i pazienti venivano valutati per i polimorfismi dell’MTHFR C677T e A1298C.

RISULTATI

Lo SMIC era correlato significativamente con l’età, il PO4, il prodotto Ca x P e l’Hcy (r=.533, P < .001; r=.248, Pn= 44) dei pazienti avevano iperomocisteinemia, intesa come valori di Hcy >15 µmol/L, (Figura 1). Al follow-up nel gruppo A c’era un significativo incremento dei livelli di acido folico ed una significativa riduzione dei livelli di Hcy (Tabella 3)che risultava maggiore nei pazienti con genotipo MTHFR 677CT, dati non riportati. Nel gruppo B non ci furono variazioni significative dei principali parametri clinici (Tabella 3). In entrambi i gruppi lo SMIC mostrava un incremento seppur non significativo (Tabella 3). Tuttavia quando l’incremento veniva espresso in differenza percentuale rispetto al basale questo risultava significativo in entrambi i gruppi con una tendenza ad essere maggiore nel gruppo B (Figura 2).

CONCLUSIONI

• Il trapianto renale non sembra migliorare l’andamento del danno vascolare.

• L’iperomocisteinemia è frequente nel RTRs ed è principalmente legata alla riduzione dell’eGFR ed ai livelli di acido folico, mentre sembra essere poco influenzata dal genotipo dell’ MTHFR.

• L’iperomocisteinemia è associata conmaggiori valori di SMIC.

 

 

• La supplementazione farmacologica con acido folico riduce ma non normalizzai livelli di Hcy.

• La riduzione dei livelli di Hcy mediante supplementazione di acido folico non sembra ridurre la progressione del danno aterosclerotico sottolineando la multifattorialità della patogenesi del danno vascolare nell’RTRs.

• Il nostro studio presenta una limitazione rappresentata dal fatto che, differentemente da quanto fatto in altri studi, i nostri pz sono stati trattati con solo acido folico e non con un regime multivitaminico che prevedeva l’impiego di vitamina B6 e B12, fatto questo che potrebbe aver in parte condizionato negativamentei nostri risultati.

release  1
pubblicata il  26 settembre 2012 
da Massimetti C., Napoletano I., Imperato G., °Fazio S., ^Muratore M.T., °Pessina G., *Brescia F, Feriozzi S
(Centro di Riferimento di Nefrologia e Dialisi, ^Laboratorio Analisi, °Laboratorio per la Diagnostica Molecolare delle Emopatie, *Radiologia, Ospedale Belcolle, Viterbo)
Parole chiave: trapianto renale
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