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Trapianto / Metabolismo calcio fosforo

STUDIO PILOTA: FUNZIONE CARDIACA E LIVELLI DI PARATORMONE (PTH) IN UNA COORTE DI PAZIENTI CON TRAPIANTO RENALE - DATI PRELIMINARI

poster

Introduzione

Recenti studi di cardiologia hanno evidenziato una correlazione diretta tra i livelli di PTH intatto e le classi NYHA in soggetti senza Chronic Kidney Disease (CKD) e tra i livelli di PTH e l’incidenza di fattori di rischio cardiovascolari. L’obiettivo della nostra osservazione è valutare l’eventuale correlazione tra PTH e NT-pro-BNP e secondariamente con la funzione cardiaca in una coorte di pazienti con trapianto di rene.

Materiali e metodi

Endpoint primario: valutare la correlazione tra NT-proBNP e PTH; endpoint secondari: valutare in relazione ai livelli di PTH le modificazioni della funzione cardiaca mediante ecocardiocolordoppler (parametri considerati: FE, LVMI, A/E).

I pazienti sono tutti maggiorenni, con trapianto renale funzionante da più di 6 mesi, con rischio CV simile, con pressione arteriosa stabile da almeno 3 mesi.

Sono stati esclusi pazienti con aspettativa di vita

Abbiamo arruolato n. 18 soggetti (M 15), età media 50,7±13,2, diabete 2, ipertensione 14 , età del trapianto 6,4±6,1.

In questo lavoro riportiamo i dati al basale e le prime analisi sulla coorte in studio.

Risultati

All’esame basale abbiamo osservato una correlazione positiva tra livelli di PTH intatto e BNP (r=0,32; p=0,04) nonostante la ridotta numerosità del campione: iPTH valori medi 139,9 ±61,2 pg/ml (Fig. 1). Inoltre, abbiamo osservato una correlazione positiva anche tra i livelli di PTH e LVMI misurato con l’ecocardiocolordoppler, anche se statisticamente non significativo (r=0,35; p=0,35). Valori medi LVMI 125,6 ± 35,5 g/m² (Fig. 2). La FE media era di 62,7 ± 7,6 %. I parametri relativi al metabolismo minerale risultano essere nella norma: Calcemia 9,8±0,6 mg/dl, Fosforemia 3,17±0,8 mg/dl, Fosfatasi Alcalina 74,2 ± 27,1 UI.

 

Conclusioni

I livelli plasmatici di NT-proBNP risultano elevati nei pazienti con scompenso cardiaco in proporzione all’entità della disfunzione sistolica e diastolica. In tal senso la correlazione positiva riscontrata nel nostro studio tra iPTH e NT-proBNP merita considerazione in relazione alla possibilità di poter studiare una popolazione ad alto rischio cardiovascolare come i riceventi il trapianto renale. Analogamente la correlazione positiva tra  iPTH e LVMI mette in evidenza come elevati valori di iPTH si associno a ipertrofia miocardica che è un predittore di morbilità e mortalità cardiovascolare.

 

release  1
pubblicata il  25 settembre 2012 
da Addesse R, Gorini A, Comegna C, Vitale M, Polito P.
(Centro di Riferimento Regionale per la Nefrologia e la Dialisi-Ospedale S. Giovanni Evangelista -Tivoli- ASL ROMA G )
Parole chiave: ckd-mbd
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