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Emodialisi

SOPRAVVIVENZA DELLE FISTOLE PROTESICHE IN PTFE VS. I CATETERI A PERMANENZA TUNNELLIZZATI E CUFFIATI PER EMODIALISI: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

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Introduzione

Le complicanze legate all’accesso vascolare rimangono una delle principali cause di morbidità nei pazienti in emodialisi ("Lacson E Jr-2007"). [1] [1]Per confrontare la sopravvivenza delle fistole protesiche in PTFE (protesi) e dei cateteri a permanenza (TCC) è stato condotto uno studio osservazionale ("Colì L-2009" [2]).

Materiali e Metodi

Sono stati reclutati 92 pazienti: 28 (M/F=16/12) a cui è stata posizionata una protesi e 64 (M/F=33/31) a cui è stato posizionato un TCC. Tutti i pazienti erano sottoposti a terapia antiaggregante o anticoagulante. L’età media era 65,2±13,2 (protesi) vs. 73,7±10,9 anni (TCC, p<0,01). La sopravvivenza dell’accesso vascolare è stata calcolata come differenza fra il momento dell’impianto e la sua sostituzione.

Risultati e Conclusioni

Il numero di accessi vascolari precedenti alla protesi era 1,4±1,0 vs. 2,1±1,3 accessi precedenti al TCC (p<0,05). I due gruppi non differivano per sesso, LDL, fumo, diabete, ipertensione, cardiopatia ischemica, vasculopatia cerebrale e periferica, Charlson score. I pazienti con TCC erano più affetti da fibrillazione atriale rispetto ai pazienti con protesi (28,1% vs. 7,1%, p<0,05).

Durante un follow-up di 12 mesi sono stati osservati 19/28 casi di perdita della protesi (67,8%) vs. 10/64 casi di perdita del TCC (15,6%, p<0,001). Il 64,2% delle protesi è stato affetto da trombosi, il 3,6% da infezioni; il 12,5% dei TCC da infezioni, il 3,1% da trombosi. Il confronto fra i tempi di sopravvivenza evidenzia una differenza significativa a favore dei TCC (log-rank=23,1, p<0,01). I gruppi differiscono per età, numero di accessi vascolari, e fibrillazione atriale: è stata effettuata un’analisi di sopravvivenza secondo Cox considerando come probabili fattori di rischio queste variabili più il sesso e il Charlson score. Si è evidenziato che i pazienti con protesi hanno un rischio aggiustato di perdere l’accesso vascolare 6,07 volte superiore rispetto ai pazienti con TCC. In conclusione l’accesso vascolare per emodialisi di seconda scelta dopo la fistola con vasi nativi può essere il TCC specie in pazienti anziani, con un numero elevato di accessi vascolari precedenti e con fibrillazione atriale.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da G.Donati¹, A.Scrivo¹, G.Cianciolo¹, G.La Manna¹, P.Rucci², A.Marchetti², M.Mirelli³, R.Mauro³, A.Stella³, S.Stefoni¹
(U.O. Nefrologia Dialisi e Trapianto¹, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica², Università di Bologna, U.O. Chirurgia Vascolare³, Policlinico S.Orsola, Bologna)
Parole chiave: cateteri a permanenza, emodialisi, protesi
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