Login




Genetica e omiche / Modelli sperimentali / Trasduzione del segnale

PROFILO GENETICO DELL’ACE INIBITORE NELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA

poster

Introduzione

Nella popolazione generale degli ipertesi solo circa 1/3 dei pazienti ha un controllo ottimale dei valori di pressione arteriosa (PA). 

La variazione enorme nella risposta individuale al trattamento antipertensivo (figura 1) è anche sotto controllo genetico. Come conseguenza del sequenziamento e la mappatura del genoma umano, la farmacogenomica - l'uso dell'analisi genetica per predire la risposta di farmaco, l'efficacia e la tossicità – potrebbe essere utilizzata per capire i meccanismi alla base dell’azione dei farmaci (figura 2).

Metodi

Il profilo genetico dei responder agli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi) è stato determinato in 188 pazienti ipertesi di recente riscontro che hanno assunto perindopril 4 mg per 4 settimane. Utilizzando l’approccio combinato del GWAs e del gene candidato con una stretta analisi statistica è stato determinato il profilo genetico dei responders (figura 3).

Risultati

I pazienti portatori delle combinazioni dei polimorfismi dei geni NKAIN2 e APBA2 o MYO16 e PRKG1 o NKAIN2 + PRKG1 (15%) hanno mostrato un calo della pressione sistolica di -15,8 mmHg in confronto ai -6 mmHg dei pazienti senza questa combinazione genetica (p <0,00001 dati corretti per sesso, età, BMI basale e SBP e PRA).

OR dell’essere responder era di 4.0 volte (IC 95% 1.69-9.60 p model <0001) (figura 4).

Il profilo genetico ACEi ha una specificità del 92%, mentre il valore predittivo positivo (VPP) è stato del 70% e il valore predittivo negativo (NPV) è stata del 62% (figura 5).

Conclusioni

Questi risultati per la prima volta individuano una combinazione di polimorfismi genetici in grado di predire la risposta agli ACEi nei pazienti con ipertensione arteriosa. Lo stesso profilo genetico potrà essere utilizzato nelle malattie renali per intraprendere una terapia personalizzata e selezionare quei pazienti che traggono maggior beneficio da questo tipo di trattamento.

release  1
pubblicata il  25 settembre 2012 
da Lanzani C, Pozzoli S, Delli Carpini S, Simonini M, Citterio L, Ferrandi M, Manunta P.
(Ospedale San Raffaele, Università Vita e Salute San Raffaele, Milano)
Parole chiave: genetica, ipertensione arteriosa
Non sono presenti commenti
Figure

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com