Login




Insufficienza renale acuta

ANTICOAGULAZIONE REGIONALE A BASE CITRATO: UN MODO SICURO ED EFFICACE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DI CURA DEL PAZIENTE IN CRRT

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Abstract

INTRODUZIONE. È stato valutato un nuovo sistema per l’anticoagulazione regionale a base citrato durante trattamenti CRRT in pazienti con insufficienza renale acuta (IRA) con alto rischio di sanguinamento e/o HIT. L’obiettivo dello studio è quello di esaminare sia le performances del circuito extracorporeo sia la qualità delle CRRT in termini di sicurezza, controllo degli elettroliti e continuità di cura.

MATERIALI E METODI. L’anticoagulazione con citrato è stata somministrata in CVVHDF tramite Prismaflex (Gambro Lundia, AB), secondo un protocollo che richiedeva una soluzione isotonica di citrato in pre-diluizione (Prismocitrate10/2, citrato=12mmol/L), un dialisato privo di calcio (Prism0Cal) ed una soluzione standard in post-diluizione. Per compensare la perdita di calcio, è stato somministrato al paziente del calcio cloruro (680 mmol/L) tramite pompa-siringa.

RISULTATI E CONCLUSIONI. 23 pazienti con IRA (14M/9F) sono stati ammessi nel reparto di Terapia Intensiva (SAPSII=57,81±15,77). L’anticoagulazione è stata effettuata con una dose fissa di 3 mmol/l di sangue (2073±188 ml/h). L’anticoagulazione del circuito non ha avuto impatto sui pazienti (PTT pre-trattamento 50,6±14sec; PPT post-trattamento 46,7±9sec), nonostante le differenze significative della calcemia fra circuito (0,3±0,03 mmol/L) e paziente (1,05±0,1mmol/L). Il protocollo con citrato è stato utilizzato per 438 giorni di CRRT (dose effluente = 49,5±7 ml/kg/h; durata CRRT 15±7 gg/paz.). La vita media del filtro è stata di 46±15h con un downtime di 0,7±0,8 ore/giorno dovuto alla necessità di sostituzione del filtro. Efficienza del filtro è stata evidenziata da pressioni circuito ottimali (TMP=77,2±19mmHg). Da punto di vista del controllo elettrolitico nessuna differenza di calcemia totale è stata riscontrata fra prima (4,14±0,33 mmol/L) e dopo (4,3±0,29 mmol/L) il trattamento e nessun evento di alcalosi (23±3 mmol/L) e ipernatremia. L’utilizzo di questo protocollo di anticoagulazione con citrato ha evidenziato ottime performance dei circuiti associate ad una eccellente continuità di cura e ad un buon controllo degli elettroliti e si può delineare con modalità operativa che può impattare positivamente sul qualità generale di somministrazione dei trattamenti CRRT.

M. Pozzato(1), F. Ferrari(2), P. Mesiano(1), P. Cecere(1), A. Vallero(1), P. Selvaggi(2), T. Casalicchio(2), S. Livigni(2), F. Quarello(1)
((1)S.c. Nefrologia E Dialisi, Ospedale San Giovanni Bosco Torino , (2)S.c. Rianimazione, Ospedale San Giovanni Bosco Torino )
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com