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Insufficienza renale acuta

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA DOPO TRAUMA CRANICO

poster

Introduzione

È nota l’associazione tra l’infusione di dosi elevate, per un periodo prolungato, di propofol (> 4 - 5 mg/Kg/h per > 48 ore) e l’insorgenza di una grave complicanza nota come Propofol Related Infusion Syndrome  (PRIS). Tale sindrome è caratterizzata da severa acidosi metabolica, insufficienza cardiaca complicata da aritmie, rabdomiolisi, insufficienza renale acuta ed iperlipidemia.

Caso Clinico

Riportiamo il caso di un ragazzo di 19 anni ricoverato dopo un trauma cranico, causato dalla penetrazione di un palo da recinzione attraverso la regione zigomatica sinistra, complicato da  emorragia sub aracnoidea. Intubato, il paziente veniva sottoposto a rimozione chirurgica del corpo estraneo e posto in infusione continua con propofol ad una media di 4 mg/Kg/h. L’infusione di propofol veniva poi incrementata nel corso di un secondo intervento neurochirurgico a  6-8 mg/Kg/h.

Successiva comparsa di ipotensione, tachicardia, ischemia cardiaca ed elevazione di ST in V4-V6. Data l’ipotensione veniva sospeso il propofol, infuso da circa 120 h ad una velocità media di 4.7 mg/kg/h. Agli esami ematici si evidenziava progressiva severa rabdomiolisi con valori massimi di mioglobina di 162.245 mcg/L, CPK 411.200 U/L ed AST 5002 U/L. Al tale quadro si associava la comparsa di oligo.anuria ed insufficienza renale acuta.

Veniva pertanto intrapresa CVVHDF quotidianamente. Dopo 18 giorni si assisteva alla ripresa della  diuresi. Dimesso dopo 44 giorni di ricovero con 1 mg/dl di creatinina.

Conclusioni

Dal punto di vista fisiopatologico elevate concentrazioni di propofol bloccano una serie di processi biochimici in grado di mediare l’ingresso e la β - ossidazione nei mitocondri di acidi grassi a catena lunga, che rappresentano il principale substrato energetico del tessuto cardiaco e muscolare nei pazienti critici. Si crea uno squilibrio tra la domanda e la produzione di energia che comporta necrosi di cellule muscolari e  cardiache.

In conclusione, nei pazienti critici esposti a dosi di propofol > 4-5 mg/Kg/h per > 48 h va considerata la diagnosi di PRIS come causa di rabdomiolisi e conseguente insufficienza renale.

Bibliografia

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2. Otterspoor LC, Kalkamn CJ, Cremer OL Update on the propofol, infusion syndrome in ICU management of patients with head injury Curr Opin in Anaesthesiol 2008 21 (5) :544-51

3. Vasile B, Rasulo F, Candiani A, Latronico N The pathophysiology of propofol infusion syndrome: a simple name for a complex syndrome. Intensive Care Med 2003 29;1417-1425)

release  1
pubblicata il  25 settembre 2012 
da Fabrizio Valente, Mondello Giuseppe, Niccolini Antonio, Giuliano Brunori
(S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Santa Chiara Trento )
Parole chiave: insufficienza renale acuta
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