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Miscellanea

CURE PALLIATIVE NEI PAZIENTI CON MALATTIA RENALE CRONICA (MRC) AVANZATA

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Abstract

Introduzione. Il 40-50% dei nuovi ingressi in dialisi è rappresentato da soggetti con età > 75 anni. Sono pazienti con frequenti condizioni di non autosufficienza, elevato numero di comorbidità, importante sintomatologia clinica, bassa qualità della vita e ridotta aspettativa di vita. Esistono poi pazienti che richiedono di interrompere la dialisi o che rifiutano di iniziarla o che non vengono giudicati idonei al trattamento. In questi pazienti va considerata la possibilità di inserimento in un programma di cure palliative (CP), che privilegi la qualità della vita residua rispetto al tentativo di prolungare la vita ad ogni costo.

Metodi. Le unità di CP e Nefrologia hanno sviluppato negli ultimi anni un progetto di collaborazione, rivolto soprattutto alla presa in carico da parte delle CP dei pazienti in dialisi giunti alla fine della vita. Per migliorare l’integrazione tra le due strutture è stato promosso un percorso formativo che ha coinvolto tutto il personale della Nefrologia, con l’obiettivo di uniformare le conoscenze sulla valutazione della fase finale della vita nella MRC avanzata e di approfondire le modalità della comunicazione rispetto al tema del fine vita.

Risultati e conclusioni. Il numero dei pazienti presi in carico dalle CP, 28 in totale, è aumentato nel corso degli anni, soprattutto dopo il necessario approfondimento formativo. Si tratta di una popolazione anziana (mediana 75 anni), con lunga durata di malattia (mediana 35 mesi da inizio dialisi), con frequente presenza di neoplasie (64%); la sopravvivenza dopo la sospensione della dialisi è stata di 5 giorni. Il decesso è avvenuto a domicilio in circa i 2/3 dei casi, percentuale nettamente superiore a quella degli altri pazienti deceduti nello stesso periodo. Un programma di CP per i pazienti con MRC avanzata è opportuno e fattibile con una buona collaborazione con una Unità di CP e un adeguato percorso formativo; è in grado di assicurare ai pazienti e alle famiglie un percorso di fine vita rispettoso della dignità della persona e tale da consentire una “buona morte”.

R. Bergia(1), C. Ritossa(2), I.M. Berto(1), C. Dente(1), C. Bider(2), C. Peruselli(2)
((1)Soc Nefrologia E Dialisi, Asl Bi Biella , (2)Soc Cure Palliative, Asl Bi Biella )
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