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Nefrologia clinica

INCIDENZA DELLE GLOMERULONEFRITI PRIMITIVE NELL’AREA DEL TRIVENETO: ANALISI RETROSPETTIVA DEI DATI RELATIVI AL PERIODO 1998-2010

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Abstract

INTRODUZIONE. L’incidenza e la tipologia della glomerulonefrite primitiva (GNP) è variabile e riflette le caratteristiche demografiche e cliniche della popolazione analizzata. Inoltre, la sua distribuzione è fortemente influenzata da variabili geografiche e temporali. Di conseguenza, lo sviluppo di registri nazionali/regionali possono aiutarci a definire meglio l'epidemiologia di questa importante condizione clinica.

MATERIALI e METODI. A tale scopo, abbiamo analizzato i dati raccolti, dal 1998 al 2010, nel registro TRIVENETO delle biopsie renali (RTVBR) relativi ad un’estesa area del nord-est italiano (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, 5 milioni di abitanti). Per il nostro studio abbiamo analizzato solo i dati relativi alle GNP (n=2680, 61%).

RISULTATI e CONCLUSIONI. L’analisi statistica dimostrava che l'età media dei pazienti sottoposti a biopsia renale era progressivamente aumentata dal 1998 al 2010 (R2=0,82, p<0,01) con un incremento della percentuale di pazienti di età superiore a 65 anni (R2=0,72, p<0,01). Per quanto riguarda la presentazione clinica dei pazienti con GNP, abbiamo rilevato, nel corso dei 13 anni, un significativo aumento delle biopsie effettuate per insufficienza renale acuta (IRA) (p<0,01) e una riduzione di quelle per ematuria macroscopica (p<0,01) e sindrome nefritica (p=0,04). Dal punto di vista istologico, le tipologie più importanti sono state la glomerulonefrite (GN) a depositi mesangiali di IgA (media: 1,22 nuovi casi/anno/100000 abitanti) e la GN membranosa (media: 1,01 nuovi casi/anno/100000 abitanti). Inoltre, anche se non abbiamo osservato, durante lo studio, alcuna differenza nel numero complessivo di GNP (p=0,56), vi era stato un aumento significativo dell'incidenza della GN a lesioni minime (GNLM, p=0,04) e della GN proliferativa extracapillare (GNEx, p=0.03).

Pertanto, sebbene il numero di GNP è rimasto nel tempo sostanzialmente invariato si è assistito, nella nostra area, ad alcuni interessanti cambiamenti delle caratteristiche dei pazienti biopsiati (più anziani e con danno renale acuto) e ad un incremento di alcune forme istologiche (GNLM e GNEx). Questo riflette non solo il progressivo invecchiamento della popolazione, ma anche un cambio della politica bioptica.

G. Zaza(1), P. Bernich(1), A. Lupo(1)
((1)Sezione Di Nefrologia, Università Di Verona E Registro Triveneto Delle Biopsie Renali )
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