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Nefrologia clinica

GLOMERULONEFRITE MEMBRANO-PROLIFERATIVA ESSUDATIVA ASSOCIATA A LINFOMA A CELLULE B MATURE MARGINALE (EX WALDENSTROM)

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Abstract

Introduzione. le malattie linfoproliferative possono manifestare quadri clinici differenti sistemici e nefrologici. Descriviamo un caso in cui la patologia ematologica veniva considerata indolente e non necessitante trattamento ma che ha determinato un severo coinvolgimento renale misconosciuto.

caso clinico. Maschio di 72 anni in anamnesi HCV, BPCO, ipertensione arteriosa, Linfoma non Hodgkin a cellule B marginale splenico con picco monoclonale IgMK in zona gamma e beta 2, in follow-up ematologico dal 2006 senza chemioterapia specifica perché considerata malattia indolente. Nel 2007 splenectomia per sospetta localizzazione di linfoma evidenziata durante resezione chirurgica GIST gastrico e colecistectomia per colecistite cronica. Dal 2009 localizzazione midollare di linfoma con aggregati midollari di linfociti B e interessamenti linfonodali multipli. In ottobre 2011 comparsa di proteinuria di 1 gr/die con edemi declivi associati ad ipertensione arteriosa. Nel febbraio 2012 in corso di accertamenti sulla natura dell’ipertensione si evidenziava sindrome nefrosica (proteinuria 11g/24 ore) associata a ipocomplementemia, RA test positivo, crioglobulinemia in tracce, creatinina 1,2 mg/dl. Pertanto si eseguiva biopsia renale con evidenza di glomerulonefrite membrano-proliferativa essudativa con localizzazione renale di linfoma con cellule mature marginali (ex Waldenstrom). Alla microscopia ottica elementi linfoidi neoplastici di piccola-media taglia di aspetto monocitoide ed all’immunofluorescenza depositi mesangio-parietali di IgM, C3 e catene leggere K. In conclusione il quadro clinico-istologico risultava fortemente suggestivo per localizzazione renale di linfoma a cellule mature, marginale piuttosto che di nefrite crioglobulinemica HCV-correlata.

Conclusioni. questo caso rappresenta un esempio di malattia ematologica considerata a basso grado di evolutività e quindi non meritevole di trattamento in cui la biopsia renale è stata importante per definire il reale danno d’organo legato alla malattia stessa e non alla concomitante malattia HCV correlata.

T. Stellato(1), P. Mariani(1), E. Casiraghi(1), E. Luisetto(1), F. Pieruzzi(1), F. Ferrario(2), F. Pagni(2), A. Stella(1)
((1)Clinica Nefrologica Ao San Gerardo Universita' Degli Studi Di Milano Bicocca Monza , (2)Uo Anatomia Patologica Ao San Gerardo Universita' Degli Studi Di Milano Bicocca Monza )
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