Login




Nefrologia clinica

COESISTENZA DI DIVERSI ANTICORPI ANTI-ANTIGENI PODOCITARI NELLA NEFROPATIA MEMBRANOSA: VALUTAZIONE E CORRELAZIONI CLINICHE

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Abstract

INTRODUZIONE. Recentemente, dopo anni di delusioni, è stato dimostrato il coinvolgimento nella patogenesi della nefropatia membranosa (NM) di alcuni autoanticorpi diretti contro antigeni podocitari. Essi sono: il recettore della fosfolipasi A2 (PLA2R), l'aldoso reduttasi (AR), la Mn-superossido-dismutasi (SOD2) e l'alfa-enolasi (AENO). Comprendere il loro ruolo preciso nella patogenesi della nefropatia e valutare il loro significato clinico necessita di ulteriori studi.

MATERIALI E METODI. Sono stati arruolati 186 pazienti affetti da NM idiopatica. Il siero è stato prelevato al momento della biopsia renale, prima dell'inizio di ogni terapia. Come controlli sono stati arruolati pazienti affetti da altre glomerulopatie (32 GSFS, 60 IgAN) e controlli sani (96). Sono stati raccolti i dati clinici al momento della diagnosi e, per 120 pazienti affetti da NM, dopo un anno di follow-up.

I livelli circolanti di IgG1-3-4 anti-AR, anti-SOD2 e anti-AENO sono stati misurati mediante dot blot. Le IgG4 anti-PLA2R sono state valutate con western blot.

RISULTATI. Le IgG4 anti-AR, SOD2 e AENO sono risultate essere l'isotipo prevalente. Queste sono risultate positive (valore > al 95° percentile dei controlli sani) in un numero significativo di pazienti: 34% anti-AR, 28% anti-SOD2 e 43% anti-AENO. I livelli nelle altre nefropatie glomerulari sono risultati significativamente inferiori. IgG4 anti-PLA2R sono state riscontrate nel 60% dei pazienti e sono risultate essere significativamente correlate con gli altri autoanticorpi.

Non si è evidenziata nessuna forte correlazione tra i livelli anticorpali alla diagnosi e i parametri istologici o clinici alla diagnosi e nel follow-up. È stata evidenziata solamente una lieve correlazione lineare tra anti-AR e proteinuria, e tra anti-AENO e albuminemia.

Tuttavia, la negatività per tutti gli anticorpi indagati (23% dei pazienti) definisce un sottogruppo con migliore prognosi: proteinuria a 12 mesi pari a 0.33 g/die (0.1-1.8 IQR) versus 1.5 (0.23-4.2).

CONCLUSIONI. I nostri dati dimostrano la compresenza di alti livelli sierici di IgG4 dirette contro gli antigeni recentemente descritti come implicati nella patogenesi della NM. La negatività del pannello anticorpale sembra predittiva di una migliore prognosi. Ulteriori studi saranno necessari per confermare i nostri dati.

C. Murtas(1), M. Bruschi(2), G. Candiano(2), M.L. Carnevali(3), A. Magnano(3), L. Argentiero(3), G. Moroni(4), R. Magistroni(5), L. Furci(5), F. Bruno(6), P.G. Messa(4), F. Scolari(7), L. Gesualdo(6), L. Allegri(3), P. Ravani(8), G.M. Ghiggeri(1)
((1)U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Istituto G.Gaslini Genova , (2)Laboratorio di Fisiopatologia dell Uremia, Istituto G.Gaslini Genova , (3)Dipartimento di Clinica Medica, Nefrologia e Scienze della Prevenzione, Università degli Studi di Parma , (4)Nefrologia e Dialisi, IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore, Mangiagalli, Regina Elena Milano , (5)Nefrologia, Università degli Studi di Modena , (6)Nefrologia, Università degli Studi di Bari , (7)Nefrologia, Università degli Studi di Brescia , (8)Division of Nephrology, University of Calgary CANADA)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com