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Nefrologia clinica

L’ESERCIZIO FISICO A BASSA INTENSITÀ EFFETTUATO A DOMICILIO MIGLIORA LA PERFORMANCE FISICA NEI PAZIENTI IN DIALISI: LO STUDIO EXERCISE INTRODUCTION TO ENHANCE PERFORMANCE IN DIALYSIS (EXCITE)

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INTRODUZIONE

I pazienti in dialisi sono caratterizzati da una scarsa performance fisica e ridotta qualità di vita. Lo studio EXCITE (EXCercise Introduction To Enhance performance in dialysis)  è un trial randomizzato multicentrico finalizzato a valutare se un semplice programma di esercizio personalizzato basato sul cammino, prescritto nel centro di dialisi ma effettuato a casa, possa migliorare il grado di fitness nei pazienti in dialisi.

METODI

Sono stati considerati soggetti con età>18 anni, età dialitica>6 mesi, condizioni cliniche stabili, consenso informato e nessun problema fisico maggiore che ne limitasse la deambulazione.

I pazienti sono stati randomizzati (stratificando per classe NYHA) in 2 gruppi: il primo gruppo (di controllo) continuava a svolgere l’attività fisica abituale ed il secondo gruppo (attivo) svolgeva 2 sessioni al giorno, di 10 minuti ciascuna, di camminata a passo svelto. L’intensità dell’esercizio era guidata da un metronomo ed intensificata gradualmente secondo un protocollo predefinito. La performance fisica veniva valutata attraverso il 6 minutes walking test (6 MWT) e il Sit-to-Stand test. L’outcome primario era la variazione della performance fisica a 6 mesi.

RISULTATI

Da una popolazione di origine di 714 pazienti trattati in 9 centri dialisi, 497 erano eleggibili e tra questi 297 davano consenso a partecipare allo studio. Centocinquantaquattro pazienti venivano randomizzati ad attività fisica normale e 164 al programma di esercizio. Dopo i controlli basali, 103 pazienti (su 154) del gruppo esercizio e 122 pazienti (su 146) del gruppo controllo ripetevano I test fisici a 6 mesi (Figura 1).

La performance fisica basale era paragonabile nei due gruppi. A 6 mesi il Walk-T migliorava nel gruppo esercizio (basale 328±96 m; 6 mesi 369±113 m) ma non in quello controllo (basale 320±107 m; 6 mesi 324±116 m) (P tra gruppi<0.001) (FIgura 2).

Similmente, il Sit to Stand time migliorava nel gruppo esercizio (basale 20.5±5.0 sec; 6 mesi 18.3±5.1 sec) mentre, nuovamente, non si osservava nessun cambiamento tra i controlli (basale 20.8±6.1 sec; 6 mesi 19.7±6.7 sec)(P tra gruppi=0.009) (Figura 3).

CONCLUSIONI

Un programma di esercizio fisico personalizzato a bassa intensità, a domicilio, migliora la performance fisica nei pazienti in dialisi. La semplicità e l'adattabilità del programma lo rendono adeguato alle esigenze di una popolazione ad alto rischio come quella presa in considerazione.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da F. Manfredini, D. Bolignano, C.Torino, A. Barillà, S. Bertoli, D. Ciurlino, P. Messa, F. Fabrizi, A. Zuccalà, R. Rapanà, P. Fatuzzo, F. Rapisarda, G. Bonanno, L. Lombardi, L. De Paola, A. Cupisti, G. Fuiano, G. Lucisano, R.Baggetta, S. Rastelli, G. Tripepi, L. Catizone, C. Zoccali, F. Mallamaci per l'EXCITE working group
(Universià di Ferrara, Centro degli Studi Biomedici applicati allo Sport e Ospedali Riuniti & CNR-IBIM, Reggio Calabria )
Parole chiave: dialisi cronica, disautonomia, Esercizio Fisico, medical education, patient-centered care, rischio cardiovascolare
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