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Nefrologia clinica

COINVOLGIMENTO RENALE IN CORSO DI AMILOIDOSI AL

poster

INTRODUZIONE

Le amiloidosi sono patologie caratterizzate dalla progressiva diffusa deposizione di proteine “anomale” con conseguente insufficienza funzionale degli organi interessati. L’evento iniziale è riconducibile ad un “misfolding” di precursori proteici solubili che acquisiscono una caratteristica configurazione antiparallela a β- foglietto ripiegato (Merlini G 2011 [1]). Sono stati finora caratterizzati 27 differenti precursori proteici, in costante aumento (Sipe JD 2010 [2]). Le caratteristiche comuni a tutti i tipi di amiloidosi sono la positività alla colorazione rosso Congo (birifrangenza verde mela al microscopio a luce polarizzata), la fluorescenza giallo-verde dopo colorazione con Tioflavina T e la struttura fibrillare alla microscopia elettronica (Ø 8-10 nm, disposizione casuale) (Ferrario F 2006 [3]). La forma più comune è l’amiloidosi AL, un disordine associato ad una discrasia plasmacellulare con produzione di catene leggere di immunoglobuline o loro frammenti (rapporto λ:k di 3:1). Ha un’incidenza di 8-10 casi/milione/anno, maggiormente colpito il sesso maschile con età media alla diagnosi di 64 anni. Le catene leggere sono prodotte dalle plasmacellule vengono filtrate a livello glomerulare, riassorbite per il 90 % nel tubulo prossimale e degradate dai lisosomi, una piccola quantità viene escreta con le urine (Sanchorawala V 2006 [4] (full text)). Gli organi maggiormente coinvolti sono i reni, il cuore ed il fegato. Il coinvolgimento renale si manifesta prevalentemente con proteinuria nel range nefrosico con o senza insufficienza renale (Hopfer 2011 [5]).

MATERIALI E METODI

Tra il 2005 e il 2011 sono stati valutati 29 pazienti seguiti presso il nostro Ospedale affetti da amiloidosi AL (19 primitive; 7 secondarie a mieloma multiplo; 3 a macroglobulinemia di Waldenstrom) con età media alla diagnosi di 64.1 anni (M:F 15:14).

RISULTATI

Dei 29 pazienti 18 (62%) (età media 61.9; M:F 10:8) presentavano coinvolgimento renale all’esordio con proteinuria nefrosica (media 10.5 g/24h) in 10 casi (55%) e proteinuria < 3.5 g/24h (media 1.9 g) in 8 (44%). 10/18 pazienti (55%) presentavano insufficienza renale all’esordio con creatininemia > 1.3 mg/dl (media 2.6 mg/dl), 8/18 (44%) avevano una funzione renale normale. La biopsia renale è stata dirimente per la diagnosi di amiloidosi AL in 5 pazienti. 16/18 pazienti (88.8%) mostravano anche coinvolgimento cardiaco all’esordio. Dopo chemioterapia, indipendentemente dai farmaci utilizzati, la proteinuria era nefrosica in 5 pazienti (media 8.7 g/24h), in 7 era < 3.5 g/24h (media 1.2 g). Dei rimanenti 6 pazienti 2 sono deceduti, 2 persi al follow-up, 1 in emodialisi (HD), 1 ancora in trattamento chemioterapico (figura 1). La funzione renale, al termine dell’osservazione, era alterata in 5 pazienti (creatininemia media 2.4 mg/dl) e normale in 6; 4 hanno iniziato HD, 2 persi al follow-up ed 1 in chemioterapia (figura 2). Dell’intera popolazione osservata (29 pazienti) 15 (51.7%) sono viventi (1 HD) e 14 (48.2%) deceduti (3 HD) per grave coinvolgimento cardiaco.

CONCLUSIONI

La percentuale di interessamento renale nella nostra popolazione di pazienti affetti da amiloidosi AL è sovrapponibile ai dati presenti in letteratura e la sindrome nefrosica, con o senza insufficienza renale, è la manifestazione clinica più frequente all’esordio (Bergesio 2008 [6] (full text)). La presenza di insufficienza renale si associava alla progressione della malattia ematologica e l’insufficienza cardiaca rappresentava la principale causa di decesso.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da F. Festuccia¹, A. Moscetti², C. Fofi¹, S. Barberi¹, D. De Benedittis², G. La Verde², P.Menè¹
(¹U.O.C Nefrologia, Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Roma; ²U.O.S Diagnosi e Cura delle Discrasie Plasmacellulari e dell’Amiloidosi, Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Roma)
Parole chiave: amiloidosi, discrasie plasmacellulari, insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica
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