Login




Sezione regionale

Progetto Ma.Re.A.: verso un nuovo modello di approccio alla terapia sostitutiva dell’IRC in Piemonte e Valle d’Aosta

poster

OBIETTIVI

Dati 2010 del Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta (CRT) evidenziavano lunghe latenze tra l’inizio della dialisi e l’avvio del processo di immissione in lista trapianto rene, con grandi differenze sul territorio regionale. Il CRT si è quindi impegnato a razionalizzare tale processo per assicurare ai pazienti in uremia avanzata un approccio alla scelta della terapia sostitutiva omogeneo e precoce, con il fine ultimo di creare condizioni eticamente accettabili per l’apertura del programma di trapianto da donatore cadavere ai pazienti in fase presostitutiva e di promuovere il trapianto, soprattutto preventivo, da donatore vivente.

METODI

Il CRT ha puntato su:

−      formazione dei professionisti

−      informazione dei pazienti

−      un nuovo modello organizzativo, supportato da un sistema informativo creato ad hoc.

Il modello organizzativo coinvolge sinergicamente (Figura 1), nell’ambito delle singole SC di Nefrologia Dialisi e Trapianto, gli ambulatori di malattia renale avanzata (segnalazione dei pazienti <=80 anni con VFG <= 20 ml/min, Figura 2, e prima informazione sulle opzioni terapeutiche possibili), psicologi (colloquio con tutti i pazienti segnalati) e ambulatori pretrapianto (studio dei pazienti potenzialmente eligibili al trapianto, da indirizzare al Centro trapianti). Tutte le attività sono tracciate informaticamente.

La fattibilità del modello è stata testata con un progetto pilota che ha coinvolto 11 centri nefrologici piemontesi (Figura 3) per 1 anno.

RISULTATI

Prima dell’avvio della fase pilota, il CRT ha organizzato un evento formativo per infermieri, medici e psicologi dei centri pilota, focalizzato sull’importanza di un avvio precoce alla scelta della terapia sostitutiva, della promozione del trapianto da donatore vivente e sul nuovo modello organizzativo proposto.

Nel corso della fase pilota sono state realizzate tre riunioni plenarie che hanno consentito l’aggiornamento dei professionisti coinvolti, la discussione delle problematiche emergenti e delle possibili soluzioni, la produzione di un opuscolo informativo sulle terapie sostitutive destinato ai pazienti.

I centri pilota hanno dimostrato un forte coinvolgimento, proseguendo le attività anche oltre il termine della fase pilota, iniziata al 15 giugno 2011.

Al 22 settembre 2012 sono stati segnalati nel sistema informativo 518 pazienti, di cui 168 sono i casi incidenti nel periodo summenzionato. Il 10,6% dei pazienti (55 su 518) sono late referral. Il  39,9% dei pazienti segnalati (207 su 518) ha già avuto un colloquio psicologico. Dall’inizio della fase pilota sono deceduti il 5,4% dei pazienti (28 su 518) e attualmente sono censiti 305 pazienti in stadio 5, di cui 184 hanno una indicazione di eligibilità al trapianto e pertanto possono essere contattati dagli ambulatori pretrapianto per l’iter di preparazione del dossier clinico da inviare al Centro trapianti di competenza per l’inserimento in lista d’attesa trapianto di rene (LAT).

CONCLUSIONI E PROSPETTIVE

Il modello appare fattibile e in grado di garantire un approccio alla scelta della terapia sostitutiva precoce, sistematico, supportato e tracciato, seppure siano emerse alcune criticità (continuità dei servizi di psicologia, tempi di esecuzione di esami/bonifiche per l’inserimento in LAT), che dovranno trovare una soluzione organica nel prossimo futuro, soprattutto in vista dell’estensione del modello all’intera regione. Sulla base delle recenti normative regionali (DGR n. 11-2605 del 19 settembre 2011 e DGR n. 59-3569 del 19 marzo 2012), infatti, si prevede l’implementazione del modello su scala regionale entro l’inizio del 2013 e l’integrazione del sistema informativo con il costituendo Registro dialisi (DGR n. 55-4258 del 30 luglio 2012). Ciò consentirà a Piemonte e Valle d’Aosta di avere un osservatorio epidemiologico estremamente prezioso per studiare la progressione della malattia renale avanzata, nonché un importante strumento di programmazione sanitaria per identificare modalità/risorse per ridurre (se non addirittura azzerare) la latenza tra inizio dialisi e immissione in LAT.

release  1
pubblicata il  28 settembre 2012 
da 1. Dott.ssa Silvia Bruna Vanzino - 2. Dott. Stefano Roggero - 3. Prof. Giuseppe Paolo Segoloni - 4. Prof. Piero Stratta - 5. Prof. Antonio Amoroso
(1. Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta - 2. Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta - 3. Centro Trapianti Rene, AO Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio San Giovanni Battista - 4. Centro Trapianti Rene, Ospedale Maggiore della Carità di Novara - 5. Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta)
Parole chiave: insufficienza renale cronica, modello organizzativo, progressione malattia renale cronica, registro epidemiologico, terapie sostitutive, trapianto renale
Non sono presenti commenti
Figure

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com