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Accessi vascolari

Ischemic monomelic neuropathy: una rara complicanza degli accessi vascolari

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Razionale

Caso clinico. Donna 56 anni, diabetica, ipertesa, retinopatia, neuropatia, insufficienza renale cronica; creazione di fistola tra arteria radiale e vena cefalica destra; trombosi precoce per insufficiente flusso arterioso; creazione nella stessa seduta di fistola tra arteria omerale e vena cefalica destra, decorso post operatorio nella norma, invio al proprio Centro. Riferita infezione della ferita chirurgica della fistola distale. Successiva comparsa di dolore urente, parestesie, perdita della sensibilità, impotenza funzionale fino alla paralisi della mano destra. Dopo tre mesi visita neurologica e VCN che documentano lesione del nervo mediano e ulnare di destra al polso.

Casistica e Metodi

Risultati

In questo caso era presente una lesione di due nervi, pertanto si possono escludere nella diagnosi la paralisi di un singolo nervo per compressione da ematoma, aneurismi, ascessi, sindrome del tunnel carpale. I polsi erano presenti, senza segni di ischemia o lesioni trofiche (ecocolordoppler normale); le parestesie, non i disturbi motori, possono essere attribuite alla lesione del nervo muscolocutaneo. Una sindrome del tunnel carpale può causare parestesie limitate però alle prime tre dita della mano; la paziente presentava parestesie in tutte le dita. Una sindrome da intrappolamento del nervo ulnare nel canale di Guyon, possibile responsabile delle parestesie delle ultime due dita non è stata evidenziata alla RMN.

Conclusioni

È stata posta diagnosi di neuropatia ischemica monomelica (IMN), raro disturbo interessante lo 0,1-0,5% dei pazienti dopo creazione di un accesso vascolare, può portare a severa e non reversibile disfunzione dell’arto.

Tale disturbo interessa prevalentemente soggetti anziani, diabetici, con arteriopatia periferica calcifica e aterosclerotica o neuropatia periferica preesistente. La IMN è parte del Dialysis access-induced ischemic syndrome, ove il danno neurologico deriva da un insulto ischemico sufficiente a produrre un danno delle fibre nervose ma insufficiente a produrre necrosi dei muscoli e della cute. Il recupero funzionale è scarso, strettamente legato alla tempestività della diagnosi e dell’intervento.

V. Matta, G. Pili, A. Pani
(Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari)
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Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
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