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Accessi vascolari

MONITORAGGIO E MANUTENZIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI PROTESICI TRAMITE ECOCOLORDOPPLER

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Razionale

La presenza di un accesso vascolare protesico per emodialisi risulta associato ad un incremento di morbidità, mortalità e costo dell’assistenza sanitaria. Queste osservazioni hanno determinato lo sviluppo di diversi protocolli di sorveglianza e trattamento precoce delle complicanze. Secondo i dati riportati in letteratura la sopravvivenza primaria media di una protesi è di circa 10 mesi. Per assicurare una migliore gestione dell’accesso vascolare viene raccomandato un monitoraggio periodico dello stesso, associato ad una revisione chirurgica o endovascolare precoce.

Casistica e Metodi

Presso la nostra struttura è in atto  un protocollo di sorveglianza basato sul monitoraggio ecografico mensile delle protesi e sul trattamento tempestivo delle complicanze tramite angioplastica (PTA) e trombolisi, entrambe ecoguidate. In questa analisi abbiamo considerato in modo retrospettivo la nostra casistica a partire dal 1997.

Risultati

In 15 anni (184 mesi) di follow-up sono state allestite 160 protesi in 125 pazienti. Il 59 % delle protesi era posizionata all’avambraccio, il 40 % al braccio e  l’1% alla coscia. Per quanto riguarda il tipo di protesi si trattava di: 37.4 % PTFE, 43 % PTFE modificate, 18.3 % bovine e 1.3 % policarbonato. 14 protesi (8.5%) si sono chiuse precocemente (entro 30 gg dall’allestimento) per complicanze chirurgiche o mediche. Nelle restanti 146 protesi la sopravvivenza primaria e secondaria medie erano di 21 mesi e 29.7 mesi, rispettivamente. Per ottenere una simile sopravvivenza secondaria sono stati effettuati 507 PTA ecoguidate (3.47 per protesi). In 54 angioplastiche (37 % dei casi) all’intervento di PTA è stata associato il posizionamento di uno o più stent ed in 44 casi (30.1 %) utilizzata  la tecnica del cutting ballon. Con tecnica ecoguidata sono state infine effettuate 81 trombolisi. Gli interventi sono stati eseguiti in regime di day surgery.

Conclusioni

La manutenzione delle protesi vascolari per emodialisi con tecnica ecoguidata rappresenta un’alternativa alle tecniche standard per migliorare la sopravvivenza degli accessi vascolari, soprattutto evita al paziente la necessità di un ricovero ospedaliero per sottoporsi ad un intervento chirurgico e riduce il rischio legato all’utilizzo di mezzo di contrasto ed all’esposizione a radiazioni ionizzanti.

Viganò SM, Loizzo G, Pontoriero G e Bacchini G
(UO Nefrologia e Dialisi, Azienda Ospedaliera della provincia di Lecco, Ospedale A. Manzoni, Lecco. )
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