Recenti osservazioni segnalano l'elevata incidenza di sistemiche patologie cardiovascolari (CV) nei soggetti affetti da nefrolitiasi. E’ noto inoltre che la nefrolitiasi si associa a disturbi sistemici (metabolici e non) e a riduzione della densità minerale ossea (BMD). L’associazione fra ridotta BMD, e aumentata “stiffness arteriosa” è stata indagata in alcune patologie (Osteoporosi, CKD) ma mai nella nefrolitiasi. Partendo da queste premesse abbiamo analizzato la Pulse Wave Velocity (PWV) quale marcatore precoce di danno vascolare e la Densità minerale ossea in un gruppo di calcolotici giovani e in controlli sani confrontabili per sesso, età, BMI e PA.
Abbiamo selezionato presso l’ambulatorio per la Nefrolitiasi, 128 pazienti affetti da calcolosi renale recidivante (NC) e 40 soggetti sani. Criteri di esclusione: ipertensione arteriosa, patologie infiammatorie croniche, intestinali e metaboliche, diabete mellito, iperparatiroidismo primitivo, fumo, menopausa da oltre 18 mesi. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad esami biomorali, Densitometria ossea e misurazione della PWV medianti due tecniche: Complior e Augmentation Index.
Il rischio relativo di osteopenia/osteoporosi nei calcolotici è circa 3 volte quello dei controlli. Sia la PWV carotido-radiale che carotido-femorale sono più elevate nei calcolotici. Il 31% dell’associazione PWV carotido-femorale risulta “mediato” dalla presenza di ridotta BMD. Questi risultati suggeriscono l’esistenza di una importante associazione fra osteopenia e modificazioni funzionali e strutturali delle arterie elastiche nei pazienti affetti da nefrolitiasi calcica recidivante, indipendente dai più comuni fattori di rischio cardiovascolari.
Questa osservazione potrebbe spiegare l’aumentato rischio cardiovascolare osservato nella nefrolitiasi.