Nella sequenza del gene del recettore della vitamina D (VDR) sono stati identificati numerosi siti polimorfici biallelici, nell’ambito dei quali i due alleli possono essere identici tra loro o diversi, in genere, per una mutazione puntiforme. Variazioni genetiche presenti sul gene dei VDR sono in grado di modificare significativamente l’attività del recettore e la sua abbondanza nelle cellule.
Abbiamo avviato uno screening sulla distribuzione dei polimorfismi del gene VDR in pazienti nefropatici per valutare in primo luogo la prevalenza delle differenti varianti del gene VDR e successivamente la correlazione con i parametri del metabolismo minerale. Dopo isolamento genomico del DNA da leucociti periferici, tutti i soggetti sono stati genotipizzati per i polimorfismi FokI (allele mutato F e wild-type f) e BsmI (allele mutate B e wild-type b) del gene VDR utilizzando la Real-time PCR.
Sono stati arruolati 231 pazienti affetti da IRC (stadio 3-5) e 100 soggetti sani. L’analisi delle distribuzioni alleliche e genotipiche ha mostrato che l’allele mutato F era più frequente del wild type f (0.60 vs 0.40), e che il genotipo in eterozigosi Ff era largamente prevalente, rappresentando il 66.52%. Il genotipo in eterozigosi Bb era il più rappresentato, costituendo il 65.37%, se confrontato con entrambi i genotipi in omozigosi bb e BB (rispettivamente 16.88% e 17.75%). Infine, i pazienti con genotipo Bb e Ff presentavano valori di PTH più elevati (t-test p<0,001) se confrontati rispettivamente con i genotipi bb ed ff.
Nell’ambito della patologia renale è stato dimostrato come pazienti portatori dell’allele Bsml B presentino livelli più elevati di calcitriolo e conseguentemente sviluppino meno la complicanza dell'iperparatiroidismo secondario. I nostri dati mostrano una correlazione tra livelli di paratormone e genotipo Bb e Ff . Tale alterazione suggerisce una minore sensibilità alla risposta del VDR alla vitamina D endogena o alla supplementazione terapeutica della stessa.