La Bioimpedenziometria (BIA) Total Body in multifrequenza rappresenta il gold standard tra le metodiche strumentali per la stima del peso secco. Uno degli apparecchi in commercio più utilizzati è il BCM (Body Composition Monitor, Fresenius). La misurazione ecografica della vena cava inferiore (VCI) è un metodo alternativo e tiene conto del diametro inspiratorio (VCIi) e espiratorio (VCIe) della vena cava e dell’indice di collassabilità [(VCIi-VCIe)/VCIi]. Il metodo è stato validato anche nei pazienti emodializzati pur non raggiungendo la predittività della BIA. Lo studio vuole confrontare un nuovo parametro ecografico rappresentato dal valore medio del diametro inspiratorio pre e post dialisi della VCI (VCIm) con la BIA con l’obiettivo di stimare la loro concordanza con le variazioni del peso secco del paziente e la predittività della VCIm verso tali variazioni
Sono stati eseguiti BIA con BCM e VCIm lo stesso giorno nello stesso paziente in 36 pazienti in emodialisi cronica in doppio cieco rispetto ai nefrologi che avevano in cura i pazienti. Dopo 2 settimane sono state verificate le variazioni del peso secco dei pazienti determinato su base clinica. E’ stata costruita una curva ROC per i valori di VCIm verso le variazioni del peso secco e testata la concordanza tra i due esami e le variazioni di peso.
La curva ROC costruita con la VCIm mostrava buoni valori di accuratezza e indicava un valore di 1,05 cm come cut off per aumentare il peso secco e un valore di 1,65 cm per ridurlo. Il successivo Cochran's Q test ha mostrato che la concordanza tra VCIm e variazioni del peso secco è superiore a quella della BIA.
Vi è una corrispondenza tra lo stato di idratazione del paziente dializzato e la VCIm. Nella singola valutazione, la VCIm sembra dimostrarsi più affidabile rispetto alla BIA per la stima del peso secco