L’incidenza e la prevalenza degli anziani (età>60 anni) emodializzati è in crescita. Li distinguiamo in “giovani anziani” (gA: 60-69 a), “anziani comunemente detti” (cA:70-79 a) e “molto anziani” (mA:>80 a).
Scopo del nostro studio retrospettico è valutare accessi vascolari, terapie, comorbidità e mortalità degli anziani afferenti al Nostro Centro.
Sono stati arruolati gli anziani incidenti in dialisi dal 1.01.2000 al 31.12.2012, con follow up > 3 mesi.
Dei 265 anziani, 91 (35.7%) sono gA, 121 (47.5%) cA e 43 (16.9%) mA.
Causa di malattia renale: il diabete è la principale in gA, l’angiosclerosi in mA; le glomerulopatie rappresentano il 10%.
L’80% afferisce al Centro in fase di uremia preterminale.
Comorbidità: ipertensione (50%), diabete (40%), cardiopatia ischemica (35-50%) e ulcere ischemiche periferiche (25%) non sono significativamente differenti. In mA le aritmie sono più frequenti (40% vs 17-25% in gA e cA, p=0.01).
Terapie: ACE-Inibitori e ARB sono assunti dal 25% dei gA e 10% cA e mA (p=0.002); i Vit-K-antagonisti dal 15% in gA, 19% cA e 9% mA.
FAV: rappresenta il primo accesso nel 60-70% dei casi e l’ultimo nel 92% in gA vs 70% cA e mA (p=0.003); il 10% in mA e cA non riceve FAV per vasi inadeguati (vs 1% gA, p=0.03).
Cateteri: in ogni gruppo il numero di cateterizzazioni è 1.1/pz; il 25% e 45% ne necessita una sola o nessuna.
La sopravvivenza è simile fra cA e mA ma inferiore ai gA (mediana 34, 35 e 64 mesi, p=0.001).
Lo studio dimostra che negli anziani, precocemente afferenti al nefrologo, la FAV rappresenta l’accesso principale mentre la cateterizzazione definitiva il 10% dei primi accessi.
La prevalenza delle comorbidità è elevata ma simile nei sottogruppi. La sopravvivenza di cA e mA è simile e si avvicina a quella della popolazione generale di pari età.