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Emodialisi

EMODIALISI E SINTOMI DEPRESSIVI: PREVALENZA, CORRELATI E ASSOCIAZIONE CON LA MORTALITA’ IN UN AMPIO STUDIO DI COORTE MULTINAZIONALE

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Razionale

I pazienti affetti da insufficienza renale cronica soffrono spesso di sintomi depressivi che si associano ad un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause. Mentre l’associazione con la mortalità di origine cardiovascolare resta incerta, in assenza di evidenza proveniente da studi prospettici ampi e con un’adeguata analisi controllata per i fattori di confondimento.

Casistica e Metodi

Abbiamo condotto uno studio di coorte prospettico multicentrico in 3686 pazienti adulti riceventi trattamento emodialitico presso 76 centri di dialisi selezionati in modo casuale da un network collaborativo di dialisi operante in 9 paesi. Tutti i pazienti consecutivi in trattamento emodialitico tra Aprile e Novembre 2010 erano eleggibili. All’ingresso nello studio, i sintomi depressivi sono stati valutati mediante il questionario Beck Depression Inventory (BDI) II, utilizzando un cut-point ≥14. Gli esiti clinici primari erano la mortalità totale e cardiovascolare dopo 12 mesi. La loro associazione con i sintomi depressivi, controllata per fattori clinici e demografici, è stata valutata mediante modelli di regressione Cox.

Risultati

Il questionario BDI è stato completato interamente da 2280 pazienti (62% dei partecipanti) (età media 64.7 (14.8) anni, 60.8% di uomini). Di questi, 1047 (46%) mostravano sintomi depressivi, che erano associati a sesso femminile, educazione, uso di ansiolitici, ridotta durata della dialisi e bassi livelli di albumina. Durante un follow up di 11 ±2.5 mesi, 30 dei 1047 pazienti con sintomi depressivi e 36 dei 1233 senza sintomi depressivi morivano per cause cardiovascolari. Nei pazienti con sintomi depressivi il rischio di morte per tutte le cause era maggiore (adjusted hazard ratio (HR) 1.51 [95% CI, 1.04-2.20]) ma non quello di morte per cause cardiovascolari (HR, 0.64 [95% CI, 0.38-1.07]).

Conclusioni

Quasi la metà dei pazienti con insufficienza renale terminale soffre di sintomi depressivi che non risultano, però, associati alla mortalità cardiovascolare in un’analisi controllata per fattori clinici e demografici.

V. Saglimbene1, M.S. Palmer2, Ruospo1, M. Sciancalepore1, L. Gargano1, P. Natale1, J. Frazão1, T. Ecder1, J. Dulawa1, P. Stroumza1, D. Del Castillo1, R. Gelfman1, N. Dambrosio1, M. Sambati1, V.A. Cagnazzo1, G. Giannoccaro1, E. Boccia1, R. Di Toro Mammarella1, P.F. Steri1, A. Flammini1, M. Murgo1, S. Pagano1, G. Montalto1, B. Salamone1, D. Rallo1, M. Fici1, R. Fichera1, J.C. Craig3, J. Hegbrant2, G.F.M. Strippoli(1,3,4,5)
(1Diaverum Medical, Scientific Office, Lund, Sweden 2 Department of Medicine, University of Otago, Christchurch, New Zealand, 3 School of Public Health, University of Sydney, Sydney, Australia 4 Department of Clinical Pharmacology and Epidemiology, Consorzio Mario Negri Sud, Santa Maria Imbaro, Italy and 5 Department of Emergency and Organ Transplantation, University of Bari, Bari, Italy. )
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