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Emodialisi

Ultrasonografia ossea nell’uremico in emodialisi: alterazioni del metabolismo minerale e osseo secondarie a Malattia Renale Cronica ed osteoporosi.

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Razionale

 

Le anomalie scheletriche della popolazione emodializzata riflettono la compromissione del tessuto osseo dell’osteopatia metabolica uremica e la perdita di massa ossea  associata all’avanzare dell’età con importante demineralizzazione, riduzione della resistenza del tessuto osseo e maggior rischio di frattura.

L’ultrasonografia ossea quantitativa (QUS) consente l’analisi non invasiva di densità, elasticità ed architettura del tessuto osseo e stima il rischio di frattura da trauma minore.

La ricerca valuta nell’emodializzato mediante QUS falangea  la prevalenza di demineralizzazione ossea e la correlazione con i principali parametri bioumorali del metabolismo calciofosforico, durata della dialisi e prevalenza di fratture da basso trauma.

Casistica e Metodi

Sono stati esaminati 68 soggetti (M/F=42/26) in emodialisi trisettimanale da 67.39±59.86 mesi ed età media di 64.78±12.64 anni. Gli esami bioumorali del metabolismo minerale e del paratormone eseguiti in predialisi; l’ultrasonografia alle falangi prossimali della mano controlaterale all’arto della fistola arterovenosa nel giorno d’intervallo dialitico breve. I risultati espressi come media ± deviazione standard; le valutazioni statistiche eseguite usando il test «t» di Student e l'analisi del coefficiente di correlazione semplice con valore significativo di p < 0,05.

Risultati

 I principali valori QUS hanno mostrato: T–score -3,09±1,62 %; Z-score-1,76±1,34 %, AD-SoS 1907,46±113,67 m/s, UBPI 0,41±0,21, BTT 1,28±0,39 µs; con una prevalenza di osteoporosi e di osteopenia  del 45.59 e 47.07 %. Età anagrafica e durata dialitica correlavano significativamente con T–score (r = -0,32 e –0,51; p< 0.05 e < 0.01), AD-SoS r = (-0,32 e –0,51; p < 0.05 e < 0.01) ed UBPI (r= -0,41 e –0.55; p < 0.01 e < 0.05). 11 pazienti presentavano fratture da basso trauma con prevalenza del 16.18 % con UBPI e BTT significativamente ridotti (p< 0.02 e 0.03).

Conclusioni

 Concludendo l’ultrasonografia ossea quantitativa rappresenta un’utile metodica per valutare densità minerale del tessuto scheletrico e qualità ossea nel paziente uremico emodializzato e  predire il rischio di frattura.

C. Ficaccio, G. Marzoli, A. Solazzo, M.P. Manini*, M. Montanari, F. Della Grotta
(UU.OO.CC. Nefrologia e Dialisi P.O. Albano Laziale e Anzio, U.O.S. Medicina Riabilitativa* P.O. Spolverini Ariccia - ASL ROMA H )
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