La misurazione continua della concentrazione di sodio è importante per proteggere il paziente in dialisi cronica da possibili complicanze legate a stati di ipo-o iper-natremia durante la seduta dialitica. In passato è stato proposto l’utilizzo di un sensore a due elettrodi inserito nella linea di ultrafiltrazione che ha però una precisione limitata in quanto la presenza di altri cationi (potassio, calcio e magnesio) rappresenta un fattore confondente per la misurazione del sodio.
Scopo del nostro lavoro è proporre un nuovo metodo per la misura continua della conducibilità dell’ultrafiltrato mediante l’utilizzo di una resina a scambio ionico.
Abbiamo preparato campioni ‘puri’ di 100 ml di cloruro di sodio (NaCl) a varie concentrazioni (280, 140, 70, 35, 17,5 mEq / l), e 9 campioni ‘misti’, vale a dire con aggiunta di cloruro di potassio (KCl) a differenti concentrazioni (4,375-17,5 mEq / l), per simulare la presenza di fattori confondenti. Abbiamo misurato la conducibilità di tutti i campioni. Ciascun campione è stato poi trattato per 1 min con 1 g di DOWEX G-26 (resina a scambio cationico). Dopo il passaggio attraverso la resina, la conducibilità è stata misurata di nuovo.
La differenza di conducibilità tra ciascun campione ‘misto’ ed il corrispondente campione ‘puro’ è risultata sempre più bassa dopo il trattamento con la resina. In media, la differenza di conducibilità tra i due campioni prima del trattamento con resina è stata di 15,3%, dopo il trattamento con resina di 8,9% (-73%) (tab 1). [figura 1]
Il trattamento con resina ha fortemente ridotto l'effetto confondente di altri ioni (in questo caso potassio) sulla misura della concentrazione di sodio. L’utilizzo delle resine a scambio ionico può quindi rappresentare un possibile e semplice approccio per ottenere misure automatiche ed in continuo delle concentrazioni di sodio durante la seduta di dialisi.