I pazienti HD con infiammazione cronica evidenziano un’alterata risposta agli agenti stimolanti l’eritropoiesi (ESA). Lo scopo di questo studio pilota consiste nel valutare se i trattamenti HD con membrane HCO, tali da poter depurare un’ampia gamma di tossine (cut-off 45KD, fig.1), possano migliorare la responsività agli ESA, valutata con indice di resistenza agli ESA (ERI), ed aumentare il grado di depurazione di tossine ad alto peso molecolare.
Questo studio randomizzato, controllato, monocentrico a bracci paralleli ha arruolato 24 HD pazienti (6 Femmine, 65 ± 16 anni, 70 ± 11 Kg) e trattati per 12 settimane. Sono risultati eleggibili i pazienti con stato marziale adeguato (TSAT > 20%, ferritina > 100ng/mL) in trattamento trisettimanale (> 3 mesi) e sono stati randomizzati in due gruppi. Il gruppo di intervento ha eseguito trattamenti HD con membrana HCO (Theralite, Gambro) alternata, una dialisi si ed una no, ad una membrana high-flux. Il gruppo di controllo ha eseguito high-flux HD o HDF high-volume.La dose ESAassicurava livelli di Hb tra 10 e 12 g/dL. Durante il periodo di studio sono stati analizzati: dose ESA, ERI, Hb, Epcidina (ELISA), CRP, catene leggere libere (FLC) κ e λ (nefelometria) ed albumina. Lo studio è registrato su clinicaltrial.gov con il numero di riferimento NCT01526798.
Diciannove pazienti hanno completato lo studio (79%, 5 drop-out), di cui solo 18 sono stati analizzati, poiché un paziente presentava valori di ferritina eccessivamente elevati. È stata osservata una riduzione non significativa dell’ERI in entrambi i gruppi (figura 2), ma solo nel gruppo di intervento (trattati con HCO) è stato rilevata riduzione significativa dei livelli di epcidina (p < 0.05, figura 3) ed aumento significativo di Hb (p < 0.05, figura 4). Esiste correlazione tra epcidina e ferritina (p < 0.05, figura 5) che conferma la validità del metodo di determinazione. La rimozione intradialitica di FLC è risultata significativamente maggiore nel gruppo di intervento rispetto al controllo (κ: 80 ± 7% vs. 47 ± 9% e λ: 72 ± 9% vs. 12 ± 8%, entrambi p < 0.005, figura 6). Si è rilevato un calo dell’albuminemia nel gruppo di intervento, dopo circa 2 settimane, con livelli stabili nel tempo a 3.4 ± 0.4 g/dL (p < 0.05).
I dati di questo studio pilota indicano che l’emodialisi ad alto cut-off consente una rimozione significativamente più alta di tossine di alto peso molecolare (epcidina, FLC κ e λ) rispetto al trattamento di controllo, migliorando i livelli di emoglobina. Sono necessari studi estesi, popolazioni più numerose ed un rigoroso controllo della dose di ESA somministrata per confermare se il trattamento con membrane ad alto cut-off porta ad un miglioramento dell’anemia dei pazienti con infiammazione cronica nei trattamento HD.
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