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Emodialisi

Il peptide natriuretico (BNP) è un biomarcatore della congestione polmonare nei pazienti in dialisi

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Razionale

Il BNP è un marcatore di ipertrofia/disfunzione ventricolare sinistra e di sovraccarico di volume ed alti livelli di BNP si associano ad un elevato rischio di mortalità nei pazienti in dialisi. D’altra parte, la congestione polmonare, diagnosticata attraverso le comete polmonari (ultrasound B lines, US-BL), predice la mortalità e gli eventi cardiovascolari (CV) nella stessa popolazione (Zoccali C, et al.,2013) [1]. Tuttavia, nessuno studio ha formalmente analizzato il valore addizionale del BNP, rispetto alla massa ventricolare sinistra indicizzata (LVMI), nello spiegare le US-B lines (US-BL) e paragonato il potere prognostico di questi biomarcatori per la mortalità e gli eventi CV nei dializzati.

Casistica e metodi

In una coorte di 136 pazienti in dialisi (età: 63 ± 14 anni; M: 60%; diabetici: 23%), è stata esaminata l’associazione fra BNP plasmatico, US-BL, massa ventricolare sinistra indicizzata (LVMI) e analizzata la relazione tra BNP, LVMI e US-BL con un evento combinato di morte ed eventi CV fatali e non fatali. Le US-BL sono state registrate sull’intera area polmonare utilizzando una sonda cardiologica mediante una nuova tecnica ben validata in pazienti in dialisi (Mallamaci F et al., 2010) [2].

Risultati

Il BNP (mediana 112 pg/ml, range inter-quartile: 46 - 307 pg/ml; Figura 1) e le US-BL (mediana 15, range-interquartile: 9 - 31; Figura 1) erano fra loro inter-correlati (r = 0.42, P <0.001) (Figura 2a) e questa associazione era più forte rispetto a quella USBL - LVMI (r = 0.27, P = 0.002) (Figura 2b). In due distinti modelli di regressione multipla aggiustati per età, sesso, fumo, PA sistolica ed eventi CV pregressi, sia il BNP (β = 0.47, P < 0.001; Figura 3a) che la LVMI (β = 0.26,P = 0,006; Figura 3b) erano indipendentemente associati alle US-BL.

Durante il follow-up 65 pazienti presentavano l’end-point composito. In tre distinti modelli multivariati di Cox, aggiustati per età, sesso, fumo, PA sistolica ed eventi CV pregressi, sia il BNP [rischio relativo (RR):1.58, P = 0.001] ,che le US-BL (RR:1.38, P = 0.006) e la LVMI (RR:1.31, P = 0.04) erano associati indipendentemente alla mortalità/eventi CV (Figura 4).

Conclusioni

Questi risultati mostrano che i livelli di BNP, riflettendo in maniera combinata l’ipertrofia, la disfunzione ventricolare sinistra e l’espansione di volume, spiegano meglio della massa VS direttamente misurata, la variabilità della congestione polmonare nei dializzati e confermano che il BNP è un robusto biomarcatore di rischio CV in questi pazienti.

release  1
pubblicata il  18 settembre 2013 
da Pizzini Patrizia, Torino Claudia, Cutrupi Sebastiano, Spoto Belinda, D’Arrigo Graziella, Tripepi Rocco, Tripepi Giovanni, Zoccali Carmine, Mallamaci Francesca
(CNR-IBIM e Unità di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Reggio Calabria)
Parole chiave: BNP, epidemiologia, rischio cardiovascolare, US-B lines
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