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Emodialisi

EFFICACIA DEL FERRO ORALE TRIVALENTE IN NANOPARTICELLE DI OLIO DI SOIA VS FERRO GLUCONATO EV IN UN GRUPPO DI PAZIENTI IN EMODIALISI

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RAZIONALE

La supplementazione di ferro è essenziale per il trattamento dell'anemia nei pazienti in dialisi. Fino ad oggi il limite alla terapia orale è stata la scarsa tollerabilità con ridotta aderenza alla prescrizione e sospensione della terapia in almeno il 30% dei pazienti. Tra le molecole innovative è stato prodotto un ferro orale trivalente contenuto in nanosfere lipidiche di olio di soia (Ferrociplus21) che quindi non entra mai in contatto diretto con le mucose, riducendo l'effetto irritante e ossidante delle cellule gastro-intestinali, garantendo una maggiore tollerabilità moretti 2006 [1] (full text).

Obiettivo dello studio è stato valutare l'efficacia del trattamento con Ferrociplus21 rispetto al ferro gluconato endovenoso in pazienti emodializzati con carenza funzionale di ferro (ferritinemia > 500 ng/ml e TSAT < 20%).

CASISTICA E METODI

La nostra casistica comprende 10 pazienti di età media 75,5 ± 12, in dialisi cronica da 6,4 ± 4,8 anni, tutti trattati per almeno 12 settimane con ferro gluconato ev (62,5 mg/settimana) ed eritropoietina alfa ev; tali pazienti dopo un periodo di sospensione dall'infusione di ferro endovena di 2 settimane assumevano Ferrociplus21 orale (21 mg/die) per 12 settimane, continuando la somministrazione di eritropietina (target dell'emoglobina compreso tra 11 e 12 g/dl). Tutti mantenavano invariati i parametri emodialitici (Figura 1). All'inizio e alla fine di ciascun periodo in tutti i pazienti venivano controllati i valori di Hb, TSAT, ferritinemia e sideremia, KT/V, nPCR, PCR e albumina.

RISULTATI

Nessun paziente ha interrotto il ferro orale per intolleranza. La tabella I evidenzia come l'efficienza dialitica e lo stato nutrizionale (nPCR e albumina) rimanevano immodificati nei due periodi, mentre la PCR passava da 1,2 mg/dl nel periodo del ferro endovena a 1,5 mg/dl nel periodo con Ferrociplus21. I valori di Hb e di TSAT risultavano sovrapponibili durante i due periodi di trattamento. La ferritinemia si riduceva significativamente con la somministrazione di ferro orale (Figura 2).

CONCLUSIONI

Nei pz in dialisi cronica in terapia marziale e con carenza funzionale di ferro, il trattamento con Ferrociplus21 per via orale ha mostrato la riduzione della ferritinemia, per un migliore utilizzo delle riserve tissutali di ferro. Questo farmaco è costituito da ferro trivalente contenuto in nanosfere lipidiche di diametro di 0,3 micron. Queste sono disperse in un'emulsione, garantendo una buona palatabilità, un'ottima tolleranza gastrointestinale; inoltre il ferro, che segue una via di assorbimento specifica, viene rapidamente assorbito. Nel Ferrociplus21 insieme al ferro trivalente sono presenti 400 mcg di acido folico, 60 mg di acido ascorbico, zinco, rame e la neoesperidina (NHD). L'acido folico migliora la risposta all'eritropoietina nei pazienti in insufficienza renale; la vitamina C ha un ruolo fondamentale nell'inserimento del ferro all'interno del gruppo eme oltre al suo effetto antiossidante fidler mc 2004 [2]; lo zinco favorisce la sintesi del gruppo eme, il rame è un componente fondamentale della ceruloplasmina che favorisce il trasporto di ferro agli organi emopoietici dove viene sintetizzata l'emoglobina. La neoesperidina (NHD) insieme al rame e allo zinco svolgono un potente effetto antiossidante riducendo lo stress ossidativo indotto dalla somministrazione di ferro zimmermann mb 2004 [3] (full text)choi gm 2007 [4] (full text). Nella nostra esperienza l'utilizzo di Ferrociplus21 ha mostrato un'ottima tolleranza gastrointestinale con una soddisfacente compliance da parte dei pazienti anche per l'assenza di sapori sgradevoli e per la facile assunzione (compresse masticabili che possono essere assunte anche durante i pasti, non interagendo con gli alimenti o con altri medicinali). Tale farmaco potrebbe essere utile nei pazienti dializzati per ridurre il sovraccarico di ferro e la non rara intolleranza al ferro endovenoso.

release  1
pubblicata il  19 settembre 2013 
da Chiara Ralli, Patrizio Imperiali, Ennio Duranti
(U.O.C. Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Donato, Arezzo)
Parole chiave: anemia, emodialisi, terapia marziale
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