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Emodialisi

MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI SODIO E DELLA CONDUCIBILITA’ DURANTE IL TRATTAMENTO DIALITICO CON RESINA A SCAMBIO IONICO: ESPERIMENTI IN VITRO

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INTRODUZIONE

La misurazione continua della concentrazione di sodio è importante per proteggere il paziente in dialisi cronica da possibili complicanze legate a stati di ipo-o iper-natremia durante la seduta dialitica. Nei pazienti in dialisi e diabetici, la misura e il controllo del sodio diventa ancora più importante, a causa delle note relazioni fra concentrazione di sodio e glucosio (fenomeno iperglicemia-iponatriemia). Solitamente, la misura del sodio viene effettuata mediante potenziometria (diretta o indiretta) o fotometria, attraverso attrezzature di laboratorio che sono costose e richiedono l'intervento di personale dedicato. La misurazione continua ed automatica del sodio durante la dialisi non è quindi possibile con questo approccio. In passato è stato proposto un approccio basato sulla misurazione automatica e continua della conducibilità attraverso un sensore a due elettrodi inserito nella linea di ultrafiltrazione. Tuttavia questo approccio ha una precisione limitata: se il primo contributo alla conducibilità della soluzione di ultrafiltrazione è infatti dovuto al cloruro di sodio, la presenza di altri cationi (soprattutto, potassio, calcio e magnesio) rappresenta un fattore confondente per la misurazione del sodio.

Scopo del nostro lavoro è proporre un nuovo metodo per la misura continua della conducibilità dell’ultrafiltrato attraverso una resina a scambio ionico.

METODI

Abbiamo eseguito esperimenti in vitro. Abbiamo preparato campioni ‘puri’ di 100 ml di cloruro di sodio (NaCl) a varie concentrazioni (280, 140, 70, 35, 17,5 mEq / l), e alcuni campioni ‘misti’, vale a dire con aggiunta di cloruro di potassio (KCl) a differenti concentrazioni (4,375-8.75-17,5 mEq / l), per simulare la presenza di fattori confondenti in una misurazione del sodio basata sulla conducibilità. Abbiamo misurato la conducibilità di tutti i campioni. Ciascun campione è stato poi trattato per 1 min con 1 g di DOWEX G-26 (resina a scambio cationico). Dopo il passaggio attraverso la resina, la conducibilità è stata misurata di nuovo.

RISULTATI

La differenza di conducibilità tra ciascun campione ‘misto’ ed il corrispondente campione ‘puro’ (confronto tra campioni a parità di concentrazione di NaCl) è risultata più bassa dopo il trattamento con la resina in tutti i confronti. In media, la differenza di conducibilità tra i due campioni è stata di 15,3% prima del trattamento con resina e di 8,9% dopo il trattamento con resina; cioè inferiore del 73% (figura 1) (figura 2).

CONCLUSIONI

Nei campioni analizzati, il trattamento con resina ha fortemente ridotto l'effetto confondente di altri ioni (in questo caso potassio) sulla valutazione della concentrazione di sodio.

L’utilizzo delle resine a scambio ionico per le misure di conducibilità può quindi rappresentare un possibile e semplice approccio per ottenere misure automatiche ed in continuo delle concentrazioni di sodio durante la seduta di dialisi.

Ulteriori studi in vivo sono necessari per validare questo metodo.

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pubblicata il  19 settembre 2013 
da Emanuele Mambelli¹, Andrea Tura², Stefano Sbrignadello², Antonio Santoro¹ and Giovanni Pacini²
(¹UOC Nefrologia, Dialisi e Ipertensione, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna, Italia; ²Istituto di Ingegneria Biomedica, CNR, Padova, Italia)
Parole chiave: dialisi, sodio
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