I pazienti affetti da malattia renale cronica (CKD) hanno un rischio più elevato di mortalità per eventi cardiovascolari. In questo studio abbiamo esaminato gli effetti del calcitriolo e del suo analogo paricalcitolo in una linea cellulare di cardiomiociti murini, H9c2, per valutare se il trattamento influisce sulle funzioni delle cellule cardiache.
La vitalità cellulare è stata misurata con il test di attività enzimatica mitocondriale e conta cellulare; la morfologia cellulare mediante microscopia ottica prima e dopo colorazione con ematossilina-eosina; la formazione di cAMP è stata misurata mediante ELISA; la calcificazione cellulare è stata valutata con microscopia ottica dopo colorazione di von Kossa.
Sia vitamina D3 che paricalcitolo inducevano l’attivazione enzimatica mitocondriale di H9c2, ma solo alte concentrazioni di vitamina D3 [300 Nm] erano associate ad un aumento della proliferazione cellulare.
La morfologia cellulare delle cellule H9c2 non era cambiato dopo il trattamento con vitamina D3 e paricalcitolo. Paricalcitolo [300 nM] induceva una significativa ipertrofia di H9c2 (circa il 40% rispetto al controllo) mentre la vitamina D3 alle stesse concentrazioni induceva solo una leggera modificazione nella dimensione cellulare.
I livelli di cAMP erano significativamente aumentati quando H9c2 erano trattate con vitamina D3 [300 Nm], mentre diminuivano quando le cellule erano esposte al paricalcitolo. La massima diminuzione di cAMP è stata osservata con paricalcitolo [300 nm]. Il trattamento di H9c2 con vitamina D3 [300 Nm] induceva una significativa calcificazione delle cellule, mentre solo una scarsa calcificazione cellulare era osservata dopo l'esposizione al paricalcitolo [300 nM].
Nei cardiomiociti murini H9c2 la vitamina D3 ha attivato la proliferazione cellulare via cAMP e successiva calcificazione; il paricalcitolo ha indotto differenziazione cellulare con intensa ipertrofia delle cellule e basso livello di calcificazione. Sia la vitamina D3 che il paricalcitolo svolgono un'azione diretta sul funzionamento dei cardiomiociti H9c2, anche se con l'attivazione di meccanismi diversi.