L’acidosi metabolica cronica (CMA) è una nota complicanza dell’insufficienza renale cronica (CKD) ed è responsabile di diverse conseguenze, quali il danno muscolare ed osseo e complicazioni cardiovascolari e metaboliche. Diversi studi nell’uomo ed in modelli sperimentali suggeriscono che la CMA abbia un ruolo nella progressione della CKD. Tuttavia gli effetti della CMA per sé sulla struttura e sulla funzione renale non sono perfettamente chiari.
Lo scopo del lavoro è quello di valutare gli effetti di un carico acido sulla funzione renale.
A tale scopo topi C57 sono stati sottoposti a cloruro di ammonio (NH4Cl) vs drinking water, e lo stato di acidosi è stato confermato dall’emogasanalisi. Dopo 1,2,3,7,15,21 gg è stato misurato il GFR mediante la clearance dell’inulina.
Dopo 1 giorno di trattamento il pH plasmatico medio era 7.05 e la bicarbonatemia 10.7 mEq/L. L’acidosi metabolica si compensava progressivamente, e a 21 gg i livelli di pH e bicarbonatemia erano rispettivamente 7.31 e 15 La misurazione del GFR ha dimostrato la comparsa di iperfiltrazione glomerulare dal primo al terzo giorno di trattamento (GFR di 0.97 ml/min al basale vs 1.28 ml/min dopo 1 giorno di trattamento e 1.07 ml/min a 3 gg); ad una settimana invece il GFR era uguale al basale, mentre dalla seconda settimana fino al 21mo giorno il GFR si è progressivamente ridotto fino a valori di 0.26.
Il presente lavoro dimostra per la prima volta che l’acidosi metabolica prodotta dalla somministrazione di NH4Cl causa con iperfiltrazione glomerulare in acuto e progressiva riduzione del GFR successivamente, analogamente ad altri processi di danno renale come quelli associati all’ipertensione arteriosa ed al diabete mellito. Restano da chiarire i pathways molecolari coinvolti.