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Immunopatologia renale

Studio multicentrico collaborativo Italiano di validazione della Classificazione di Oxford della nefrite a depositi IgA (VALIGA-Italia)

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Razionale

Lo scopo di questo lavoro collaborativo multicentrico europeo è stato validare il valore predittivo di lesioni osservate alla biopsia renale in soggetti affetti da Nefrite idiopatica a depositi IgA (IgAN) (proliferazione mesangiale-M-, ipercellularità endocapilllare-E-, glomerulosclerosi segmentale-S-, atrofia tubulare/fibrosi interstiziale-T-, origine dell’acronimo MEST), determinato in 265 pazienti di vari continenti.

Casistica e Metodi

 

Grazie ad una collaborazione eccezionale sono stati arruolati 1147 casi in Europa, di cui 600 solo in Italia. Le IgAN Italiane avevano età 36±17 anni (19% pediatrici), 73% maschi, e-GFR 75±31 ml/min, proteinuria 1.2 (0.5-2.3) g/die, MAP 97±13 mmHg, SBP 129±13 mmHg, 65% erano ipertesi o assumevano farmaci antiipertensivi. Follow-up medio 5.8 anni con perdita di funzione di -0.8±6.6 ml/min/anno, perdita del 50% e-GFR nel 9.5% dei casi, ESRD nell’8,3%, end-point combinato nell’11.2%. Follow-up proteinuria : 0.7-(0.4-1.5) g/die. Terapia con blocco RAS nell’84%, steroidi orali 50%, boli 22%, immunosopppressione di ogni tipo 53%. 

Risultati

  

Alla revisione centralizzata della biopsie renali: M 25%, E 9%, S 65%,T1-2 18%; inoltre crescents 7%. Alla regressione di Cox multivariata per l’end-point del 50% di perdita  e-GFR  M,S,T sono risultati significativamente predittivi dell’esito finale indipendentemente dai dati clinici alla biopsia renale e durante il follow-up. La frequenza molto bassa di E non ne ha reso possibile  l'inclusione nel modello. La casistica Italiana, simile al resto d’Europa per dati alla biopsia renale, era  migliore come esito finale.      

Conclusioni

 

In conclusione, VALIGA Italia ha permesso di istituire il più grande data-base di pazienti con IgAN in Italia ed è uno dei maggiori nel mondo. Anche per i pazienti Italiani lo score istologico di Oxford è risultato valido nel predire il rischio di dimezzamento della funzione renale nel tempo indipendentemente dai dati clinici

Coppo R, Camilla R, Bellur S, Troyanov S, Cattran D, Roberts I, Cook T, Feehally J, Morando L, Amore A, Mazzucco G, Giannakakis K, Gesualdo L, Di Palma AM, Emma F, Fuiano L, Ferrario F, Cancarini G, Ravera S, Tardanico R, Pani A, Asunis AM, Angioi A, Piras L, Beltrame G, Rollino C, Feriozzi S, Polci R, Segoloni G, Colla L, Moggia E, Fortunato M, Di Giulio S, Rosa M, Pugliese F, Serriello I, Locatelli F, Del Vecchio L,Casartelli D, Magistroni R, Cappelli G, Furci L, D’Amico M, Maggio M, Giacchino F, Galliani M, Salvadori M, Cirami L, Bertone E, Stratta P, Quaglia M, Stellato T, Bergia R, Cravero R, Craveri R, Menè P, Stoppacciaro A, Morosetti M, Lupo A, Bernich P, Cusinato S, Benozzi L, Savoldi S, Licata C, Dal Canton A, Esposito C, Migotto C, Pozzi C, Martina G, Messuerotti A, Triolo G, Mariano F, Boero R
(VALIGA Italia, ERA-EDTA Immunonephrology working group)
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