La presenza di insufficienza renale cronica (IRC) può condizionare la prescrizione degli ipoglicemizzanti orali (IGO). Scopo di questo studio è stato quello di valutare la terapia con IGO nei pazienti con diabete mellito tipo 2 (DM2) seguiti presso gli ambulatori diabetologici.
1686 pazienti (57% maschi) sono stati inclusi nello studio; sono stati esclusi invece i soggetti in terapia insulinica, quelli in trattamento renale sostitutivo e le donne gravide. Il filtrato glomerulare renale (GFR) è stato calcolato conla formula CKD-EPI ed i pazienti classificati secondo i criteri K/DIGO.
L’età media era di 68±10 anni ed il GFR di 71±21 ml/min/1.73m2. Il 30% presentava una IRC. 665 erano trattati con metformina (39.5%; GFR 75±20 ml/min/1.73m2), 600 con l’associazione metformina/sulfaniluree (35.5%; GFR 68±19 ml/min/1.73m2), 178 con sulfaniluree (10.5%; GFR 70±19 ml/min/1.73m2), 117 con glitazoni (7%; GFR 75±18 ml/min/1.73m2), 114 con repaglinide (6.8%; GFR 52±28 ml/min/1.73m2) e 12 con inibitori della dipeptidil-peptidasi-4 (0.7%; GFR 82±12 ml/min/1.73m2). La maggior parte dei soggetti in stadio 3A e 3B erano trattati con metfomina (32.7% e 31%) e sulfaniluree (13.4% e 9.2%), da sole o in associazione (43% e 37.4%). In stadio 4, la maggior parte dei pazienti assumeva repaglinide (57.1%), mentre circa la metà dei pazienti assumeva meftormina e sulfaniluree, da sole o in associazione (14.3%, 4.8% e 23.8% rispettivamente).
Una significativa percentuale di pazienti con IRC avanzata assumeva IGO. Nonostante i criteri per l’uso dei IGO non siano standardizzati, nella nostra pratica clinica l’assunzione di metformina e sulfaniluree avviene anche nei pazienti con un quadro di IRC severa.