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Nefrologia clinica

Effetto degli inibitori dell’aldosterone sulla progressione della CKD: una meta-analisi

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INTRODUZIONE

Gli Antagonisti dell’Aldosterone(AA) sono utilizzati in aggiunta alla terapia con ACEi e ARB in pazienti con CKD per rallentare la progressione del danno renale. Il nostro obiettivo è stato valutare i benefici e i rischi di questa classe di farmaci con il ricorso ad una revisione sistematica di studi clinici controllati.

METODI

È stata effettuata una ricerca sistematica di studi randomizzati e controllati (RCT) o quasi-RCT che hanno utilizzato AA da soli o in combinazione con ACEi e/o ARBs in aggiunta ad altri farmaci antipertensivi. I dati sono stati meta-analizzati per effetti casuali ed i risultati presentati come mean difference (MD) o standardized mean difference (SMD) ed intervalli di confidenza al 95% (95% CI) per gli outcomes continui e rischio relativo (RR) e 95% CI per gli outcomes dicotomici.

RISULTATI

Sono stati inclusi 26 studi (1549 pazienti). Rispetto ad ACEi o ARB, il trattamento con AA non selettivi (spironolattone) in combinazione con ACEi e/o ARB si associa ad una significativa riduzione della proteinuria rispetto ad ACEi e/o ARB da soli (11 studi, 596 pazienti; SMD -0,61 g, 95% CI -1,08 a -0,13; Figura 0),della pressione sistolica (SBP) e diastolica (DBP) (SBP: 10 studi, 556 pazienti; MD -3,44 mmHg, 95% CI -5,05 a -1,83; Figura 0; DBP: 9 studi, 520 pazienti; MD -1,73 mmHg, 95% CI -2,83 a -0,62; Figura 0) ma non ad un miglioramento del filtrato glomerulare (9 studi, 528 pazienti; MD -2,55 ml/min/1.73 m², 95% CI -5,67 a 0,51; Figura 0). L’uso di AA incrementa significativamente il rischio di iperpotassiemia (11 studi, 632 pazienti; RR 2.00, 95% CI 1,25-3,20; Figura -1).

CONCLUSIONI

Gli antagonisti dell'aldosterone riducono la proteinuria e la pressione arteriosa in pazienti con CKD in trattamento con ACEi o ARB. Tali benefici sono controbilanciati dal significativo incremento del rischio di iperpotassiemia. Non vi sono dati relativi agli effetti su eventi cardiovascolari e progressione verso l’uremia terminale.

release  1
pubblicata il  15 settembre 2013 
da Davide Bolignano 1, Marinella Ruospo 2,3,4, Suetonia Palmer 5, Sankar Navaneethan 6, Giovanni Strippoli 2,3,4
(1: CNR-IBIM Reggio Calabria, Italy; 2: University of Bari, Italy; 3: Mario Negri Sud Consortium, Bari, Italy; 4: Diaverum Medical Scientific Office, Lund, Sweden; 5: University of Otago, Christchurch, New Zealand; 6: Glickman Urological and Kidney Institute, Cleveland, USA )
Parole chiave: metanalisi, nefrologia clinica
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