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Nefrologia clinica

Requiem per la proteinuria di Bence Jones? Analisi di 1039 campioni appaiati siero-urine di 187 pazienti

poster

Razionale

Nelle malattie linfoproliferative, si è proposto di sostituire l’immunofissazione urinaria (uIFE) con la ratio della concentrazione sierica delle catene leggere libere κ e λ (κ/λ) per il riconoscimento di catene leggere libere monoclonali (CLLM) (Bradwel AR-2001) [1] (full text) (Katzman A - 2002) [2] (full text) così come la glicosuria con l’iperglicemia nella diagnosi di diabete mellito; tuttavia non ci sono prove che le CLLM siano manipolate dal rene con meccanismi prestabiliti come per il glucosio. Scopo del lavoro è stato verificare se esistano regolazioni renali delle CLLM tali da vanificare l’opportunità della loro ricerca nelle urine.

Casistica e Metodi

In 1039 campioni appaiati siero-urine di 187 pazienti con clonalità k (721) o λ (318) all’uIFE (Hydrasys™),si sono analizzate le convergenze o divergenze nel riconoscimento di CLLM nel siero (ratio κ/λ >1.65 per k, <0,26 per λ, FREELITE™) e/o nelle urine (uIFE); sono state inoltre analizzate le concentrazione sieriche in presenza di clonalità urinaria, la clearance e l’escrezione frazionale (EF) delle CLLM.

Risultati

La sensibilità diagnostica nel riconoscimento di k e λ monoclonali è risultata rispettivamente 89,6 e 91,1 % con la ratio sierica κ/λ e 67,0 e 68,3% con l’uIFE. La concentrazione sierica di CLLM corrispondente a positività di uIFE varia da 0.1 a 15700 mg/L per k e da 5.8 a 4350 mg/L per λ (Figura 1 e Figura 2). Le CLLM sono state diagnosticate nelle urine ma non nel siero nel 5,4% e nel 4,7% (rispettivamente k e λ) delle determinazioni; in questo gruppo la mediana della concentrazione sierica di CLLM è risultata più bassa rispetto al gruppo di determinazioni in cui la CLLM è stata rilevata su siero ma non nelle urine (20 vs 27 mg/L per le k e 30,5 vs 48,7 mg/L per le λ), a fronte di EF circa 5 volte maggiori (3,59% vs 0,77% per le k e 0,79% vs 0,14% per le λ) (Figura 1 e Figura 2). La clearance delle CLLM sia k che λ è risultata correlata all'EF (r 0.82-0.98) ma non alla clearance creatininica (r 0.03-0.38) (Figura 3).

Conclusioni

Il nostro lavoro conferma la maggiore sensibilità della ratio sierica κ/λ rispetto all'uIFE per il riconoscimento di CLLM. Tuttavia, in circa il 5% delle determinazioni, la diagnosi di CLLM è stata effettuata con l'uIFE e non con la ratio sierica; questo dato dimostra che le CLLM sono manipolate dal rene più in base a criteri qualitativi (tubulotossicità diretta?) che quantitativi. A conferma di questo concetto è l'ampia escursione delle concentrazioni ematiche di CLLM corrispondente al loro riconoscimento a livello urinario, che equivale a dire che non esiste un Tm per le CLLM. I dati del nostro lavoro, evidenziano infine che la clearance delle CLLM, e quindi l'eliminazione renale, è correlata alla funzione tubulare (EF) e non al GFR.

release  1
pubblicata il  17 settembre 2013 
da Airoldi A.¹, Izzo C.¹, Radin E.¹, Quaglia M.¹, Musetti C.¹, Merlotti G.¹, Cagna D.¹, Comerio M.¹, Battista M.¹, Crespi I.², Bellomo G.², Rossi D.³, Gaidano G.³, Stratta P.¹
(¹SCDU Nefrologia e Trapianto-Dipartimento di Medicina Traslazionale, ²SCDU Laboratorio Analisi Clinico Chimiche, ³SCDU Ematologia. AOU Maggiore della Carità, Novara)
Parole chiave: catene leggere, escrezione frazionale, funzione renale residua, gammopatia monoclonale
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