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Aferesi

SURVEY SULLA PREVALENZA DELL'ARTERIOPATIA PERIFERICA NEI CENTRI DIALITICI ITALIANI

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Razionale

L’insufficienza renale è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo dell’arteriopatia periferica (AP), la cui incidenza aumenta con il peggioramento della funzione renale, raggiungendo la  massima espressione in dialisi, per la presenza di fattori di rischio tradizionali e fattori specificatamente legati  alla condizione uremica e al trattamento depurativo.  Ciononostante l’AP è una malattia sottostimata, con un ritardato riferimento dei sintomi e una conseguente tardiva esecuzione di test diagnostici utili al suo precoce riconoscimento. Il Gruppo di Studio sull’Aferesi Terapeutica, consapevole della scarsa efficacia della terapia tradizionale nella correzione dell’AP, ha da tempo individuato un’opportunità nelle metodiche di aferesi terapeutica capaci di ridurre la viscosità del sangue intero (VSI). Oggi la letteratura internazionale considera la VSI  il marcatore unificante attraverso cui tutti i fattori di aggressione vascolare esercitano il loro insulto infiammatorio sulla parete arteriosa. Un intervento sulla VSI attraverso metodiche di reoferesi presenta pertanto i presupposti patogenetici per una sua efficacia.

Casistica e Metodi

Al fine di sottolineare la dimensione del problema abbiamo sottoposto ai centri dialitici italiani un semplice questionario con le seguenti 5 domande: 1) numero di pazienti (pz) seguiti nel centro; 2) percentuale di AP diagnosticata con anamnesi e esame clinico; 3) percentuale di AP diagnosticata con esami strumentali; 4) percentuale di pz amputati; 5) percentuali di pz migliorati con terapia tradizionale.

Risultati

21 centri hanno risposto al questionario, con un valore medio di pazienti seguiti pari a 114±38. Le risposte sono state le seguenti: 2) una prevalenza del 14±5% di diagnosi clinica di AP; 3) 15±7% con diagnosi strumentale di AP; 4) 3±1% di pz amputati; 5) 18±6% di pz migliorati con terapia tradizionale.

Conclusioni

I dati confermando la rilevanza sociale del problema AP nella popolazione uremica e  l’urgenza di nuove misure terapeutiche. A tal fine sarà proposta una modalità di intervento con l’impiego di reoferesi.

P. Brescia, C. Loschiavo, R. Losappio, E. Mancini, F. Valente, A. Ramunni
(UO Nefrologia Mantova, UO Nefrologia Legnago, UO Nefrologia Barletta, UO Nefrologia Bologna, UO Nefrologia Trento, a nome del Gruppo di Studio sull'Aferesi Terapeutica)
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Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
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