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Trapianto

Prevalenza delle glomerulonefriti in un gruppo di pazienti trapiantati di rene sottoposti a biopsia renale

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Razionale

Valutare la prevalenza delle glomerulonefriti (GN) in un gruppo di pazienti trapiantati di rene sottoposti a biopsia renale ricoverati presso il nostro Policlinico.

Casistica e Metodi

Studio retrospettivo su 479 pazienti sottoposti a biopsia renale (2006-2012); 427 su rene nativo e 52 su rene trapiantato. Indicazioni alla biopsia: sindrome nefrosica, sindrome nefritica, anomalie urinarie e peggioramento non spiegato della funzione renale. Caratteristiche 49 pazienti trapiantati (12F/37M) al momento della biopsia: età media 50 anni; tempo dal trapianto 108.46 mesi; 36/49 donatore cadavere e 13/49 donatore vivente; 32/49 terapia con CNI; GFR (MDRD) 18.62 ml/min; 32/49 proteinuria ≥ 500 mg/24h e 13/49 microematuria. I risultati sono stati confrontati con quelli delle biopsie effettuate su rene nativo nello stesso periodo, su pazienti sottoposti a biopsia renale per le stesse indicazioni.

Risultati

Patologie reni trapiantati: GN 11/49 (21%), CAN + nefroangiosclerosi 16/49 (30.7%), rigetto CM 8/49 (15.3%), rigetto AbM 7/49 (13.4%), danno da CNI 3/49 (5.7%), NTA 1/49 (1.9%), ND 1/49 (1.9%), Ca a cellule chiare 1/49 (1.9%). Patologie reni nativi: GN 80.5%, nefroangiosclerosi 11%, NTA 3%, ND 1.6%, altro 5%. Le GN risultavano 5/11 recidivanti e 6/11 de novo. Le GN recidivanti risultavano: 1 GSFS e 4 GN da IgA. Le GN de novo: 4 GSFS e 2 GN da IgA.

Conclusioni

I nostri risultati sono in linea con quelli della letteratura con prevalenza maggiore di GSFS e GN da IgA. La diagnosi e la prognosi di queste malattie è strettamente correlata alla patologia di base, quasi mai nota. Le patologie che possono riguardare il rene trapiantato sono molto più varie rispetto a quelle del rene nativo pertanto è importante effettuare la biopsia sul rene trapiantato nella diagnosi per l’estrema variabilità della patologia che può colpirli rispetto ai reni nativi. Il ruolo dell’istologia è fondamentale in quanto la clinica non può essere considerata sempre attendibile nel trapianto.

Barile M, Cianci R, Martina P, Tinti F, Umbro I, Fiacco F, Zavatto A, Mitterhofer A. P, Clemenzia G.
(Policlinico Umberto I, Università Sapienza Roma)
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