La donazione da vivente rappresenta una valida alternativa per espandere il pool di donatori. Scopo del lavoro è analizzare la sopravvivenza del trapianto (Tx) da vivente (LKT), in particolare da donatori anziani e/o con fattori comorbidi.
104 LKT (1985-2011) confrontati con un gruppo di controllo da donatore deceduto (DKT), selezionato con campionamento casuale proporzionale (1:1), stratificato per sesso ed età del ricevente.
La sopravvivenza del Tx è > a 1 e 10 aa nei LKT (94,2% ed 82,1%) rispetto ai DKT (93,2% e 65,2%, p=0,01), nonostante un mismatch HLA donatore-ricevente ed un'età media del donatore sfavorevoli nel primo gruppo (49,62±10,38 aa vs 38,89±17,20 aa). Non differenze significative di funzionalità renale.Il 24.8% dei donatori viventi (LD) presenta almeno una comorbidità (11,8% ipertensione, 6,7% BMI >30, 11,5% dislipidemia, 3,8% cardiopatie lievi, 3% nefrolitiasi).La sopravvivenza del Tx a 1 e 10 aa è superiore per il LKT sul DKT anche per donatori con età > 50 aa (96,2% e 80,4% vs 91,1% e 53,2%; p=0,001) e > 60 aa (94,4% e 74,2% vs 85,7% e 52,2%; p=0,04). Non differenze significative di sopravvivenza del LKT a 1 e 10 aa tra donatori con età < 50 aa e > 60aa (92,3% ed 83,1% vs 94,4% e 74,2%).Ridotti tassi di complicanze peri- e post-operatorie per tutti i LD (infezioni 4,9%, sanguinamenti 2,9%, pneumotoraci 0,9%), in accordo con la letteratura.Nei LD a fine f/up creatinina media di 1,08±0,21, clearance creatininica 75,15±28,36 ml/min, proteinuria media 0,11±0,09 g/24h (Nessuna IRC necessitante dialisi).
Questo studio conferma buoni risultati del LKT, con sicurezza elevata per i LD. L'utilizzo di donatori “marginali” non inficia i risultati incoraggiando l'espansione dei LKT. Punti cruciali sono lo screening e la selezione pre-donazione.