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Trapianto

IL FOSFOPROTEOMA DEI LINFOMONOCITI PERIFERICI (LMP): UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER LO STUDIO DEL RIGETTO CRONICO ANTICORPO-MEDIATO (RCAM)

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Razionale

il RCAM rappresenta una delle cause principali di fallimento del trapianto renale. La scarsa conoscenza dei meccanismi molecolari della sua patogenesi limita le potenziali strategie terapeutiche. Inoltre, mancano dei marcatori molecolari specifici per una diagnosi precoce di RCAM. Questo studio si propone di identificare dei potenziali marcatori diagnostici di RCAM e/o i meccanismi molecolari coinvolti nella sua patogenesi mediante l’analisi del fosfoproteoma dei LMP.

Casistica e Metodi

I LMP sono stati isolati dal sangue di 5 pazienti con diagnosi istologica di RCAM secondo i criteri di Banff, insieme ai LMP di 5 pazienti trapiantati con funzione renale normale (tx-CTRL), e di 5 individui sani (CTRL). Le fosfoproteine sono state isolate mediante precipitazione con sali di lantanio e separate mediante elettroforesi bidimensionale su gel. L’analisi differenziale di espressione delle fosfoproteine nei tre gruppi è stata effettuata mediante Image Master Software. L’analisi MALDI-TOF-MS/MS ha permesso l’identificazione ed il sequenziamento delle fosfoproteine.

Risultati

Sono state standardizzate le mappe 2-DE del fosfoproteoma dei LMP dei CTRL e dei pazienti. L’analisi d’immagine dei gel di riferimento di ciascun gruppo ha evidenziato 550±78 spot proteici (CV=26%) nei CTRL, 409±83 spot proteici (CV=35%) nei pazienti RCAM e 402±22 spot proteici (CV=10%) nei tx-CTRL. Dati preliminari [figura 1] indicano 6 spot proteici (3 proteine) la cui espressione aumenta nei pazienti RCAM rispetto ai CTRL e ai tx-CTRL (box a, f, g), e 4 spot proteici (1 proteina) la cui espressione aumenta in tutti i pazienti rispetto ai CTRL (box b). Inoltre, tre treni di spot (13 spot) aumentano nei tx-CTRL (boxes c, d, e) rispetto sia ai CTRL sia ai RCAM. 

Conclusioni

Questi dati preliminari suggeriscono l’utilità dell’analisi del fosfoproteoma dei LMP nel distinguere i pazienti CAMR dai soggetti sani e dai pazienti trapiantati con funzione renale stabile. Inoltre, l’identificazione di fosfoproteine differentemente espresse può indicare nuovi potenziali target terapeutici per il RCAM.

M.T. Rocchetti(1,2), P. Pontrelli2, F. Rascio2, M. Fiorentino2, A. Zito2, G. Stallone1, L. Gesualdo2, G. Grandaliano1
(1SC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Foggia. 2 SC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dip. dell’Emergenza e dei Trapianti di Organo (DETO), Università di Bari “Aldo Moro” )
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