Login




Trapianto

Effetto antiproteinurico del Paracalcitolo nel trapianto renale: risultati preliminari

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

La proteinuria è un marker di rischio cardiovascolare e danno renale. La proteinuria inoltre si associa ad una maggiore incidenza di perdita del graft nei pazienti trapiantati di rene. Alcuni studi hanno mostrato come Il paracalcitolo, analogo della VIt. D, abbia un'  attività antiproteinurica,  antifibrotica e antiproliferativa. Scopo del lavoro è valutare su una popolazione di pazienti portatori di trapianto renale con nefropatia proteinurica,  non responsivi o tolleranti  alla comune terapia, l’effetto antiproteinurico del paracalcitolo per os monitorandone  la tollerabilità e gli eventuali effetti indesiderati

Casistica e Metodi

La popolazione era costituita da N=8 pz ( M/F 4/4), età media di 46 ± 9.3 aa, portatori di trapianto di rene da  10 ± 1.9 aa con funzione renale stabile da almeno 6 mesi, affetti da nefropatie proteinuriche diverse (glomerulopatia cronica del TpX, recidiva sclerosi focale, nefropatia diabetica) valutati riguardo al valore di, Calcemia, Fosforemia, PTH, Proteinuria 24h ed eventuali modifiche dei livelli ematici degli immunosoppressori  al baseline (T0) e dopo 3 mesi (T3) di terapia con paracalcitolo

Risultati

 Al T0 3/8 pz risultavano in terapia con Ace-I, altri 3/8 in terapia con ARB, con valori medi di  Creatininemia di  2,1 ± 0.55 mg/dL, PTH 355,6 ± 261 ng/mL, Calcemia 9,1 ± 0.6 mg/dL, Fosforemia  4.17 ± 0.52  mg/dL, Proteinuria 24 ore 4.012 ± 2.270 mg/24h .  Al T3 Creatininemia, Calcemia, Fosforemia  non mostrano nessuna variazione significativa. PTH e Proteinuria 24 mostrano una riduzione statisticamente significativa 187 ± 152 ng/mL  e 2.030 ± 1.059 mg/24h rispettivamente ( p< 0.01). Nessuna variazione significativa inoltre è stata riscontrata riguardo il livello degli immunosoppressori. La dose media di paracalcitolo è stata 1 mcg /die.

Conclusioni

I risultati, benché preliminari per follow-up e numero di pz arruolati, dimostrano l’efficacia e la sicurezza del Paracalcitolo per os anche nel trapiantato renale, come agente antiproteinurico utilizzabile nell’attività clinica quotidiana.

R. Luciani, G. Bilancio*, N. Miranda*, M. Celano*, A.A. Mele*, G. Palladino, V. Bellizzi
(AOU Ruggi d'Aragona Salerno UOC Nefrologia-SSD Gestione Clinica del Trapianto renale)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
0172 476301 — lucia.piumetto@gruppotesi.com