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Trapianto

IMPATTO CLINICO DELLA CONTAMINAZIONE BATTERICA DEL LIQUIDO DI PERFUSIONE NEL TRAPIANTO RENALE: ESPERIENZA MONOCENTRICA

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Razionale

La contaminazione batterica e/o fungina del liquido di perfusione (LP) utilizzato per preservare i reni dopo il prelievo rappresenta una possibile fonte di infezione nel paziente trapiantato. Tuttavia, se nel caso di contaminazione fungina del LP la terapia antimicotica preventiva si è dimostrata efficace nel ridurre il rischio di complicanze vascolari potenzialmente gravi, non è chiaro se la terapia antibiotica  preventiva (TA-P) è altrettanto utile nel caso di contaminazione batterica del LP.  

Scopo del nostro studio retrospettivo è stato di valutare l’incidenza di contaminazione del LP e l’impatto clinico della TA-P nel caso di contaminazione batterica del LP.

Casistica e Metodi

Sono stati analizzati dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 i risultati dell’esame colturale di 290 LP ed i parametri clinico-laboratoristici dei relativi pazienti.  Dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011 i pazienti con LP positivo sono stati trattati con TA-P. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2012 in considerazione dell’incremento dell’incidenza di infezioni sostenute da batteri multi-resistenti registrato nel nostro ospedale la TA-P è stata impostata solo in caso di contaminazione fungina.

Risultati

L’incidenza di contaminazione del LP è stata del 34,8% (101/290), stafilococchi (50,5%), C. albicans (9,9%). In 4 pazienti è stato isolato nell’urina lo stesso batterio presente nel LP. In 52/101 è stata impostata una TA-P (gruppo 1), in 28/101 il batterio è risultato sensibile alla profilassi antibiotica in corso (gruppo 2), in 21/101 non è stata impostata TA-P (gruppo 3). Non sono state riscontrate differenze significative sia nell’incidenza di infezioni che nei parametri clinico-laboratoristici nei 3 gruppi.    

Conclusioni

I risultati del nostro studio dimostrano che la contaminazione del LP è un evento frequente. Tuttavia, l’incidenza di infezioni ad esso correlate è molto bassa. In aggiunta, nella nostra esperienza, la TA-P non si è dimostrata utile nel ridurre il rischio infettivo in caso di contaminazione batterica del LP.

A. Ranghino*, F. Simonato*, A.D. Quercia*, D. Diena*, M. Messina*, G. Tognarelli*, M. Burdese*, V. Piraina°, GP. Segoloni*, L. Biancone*
(*SCU NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO-AZ. OSPEDALIERA CITTA' DELLA SCIENZA E DELLA SALUTE-DIP. SCIENZE MEDICHE-UNIVERSITA' DI TORINO °SCU NEFROLOGIA E DIALISI-UNIVERSITA' DELLA MAGNA GRECIA-CATANZARO)
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