La ricostituzione precoce della risposta immunitaria, linfociti T CD4+/CD8+ CMV-specifici (T-CMV) e la valutazione della viremia nel trapianto di rene, potrebbero rappresentare parametri importanti nella definizione dei soggetti a rischio per infezione da CMV e nella rimodulazione terapeutica per impedirne la riattivazione.
Scopo del lavoro: monitorare la viremia e i T-CMV nei trapiantati di rene (KTR) per valutare il tempo necessario alla ricostituzione della immunità CMV specifica ed il ruolo dei T-CMV come marcatori precoci di viremia
Arruolati 20 KTR con sierologia positiva per CMV pre-trapianto, età del trapianto compresa fra 1-12 mesi, induzione con anti-CD25 e acido micofenolico(MPA) e mantenimento con Tacrolimus, MPA e steroide. Nessuna profilassi per CMV. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: A)10 con età di tx<6 mesi; B)10 con età di tx>6 mesi. Il monitoraggio immunologico era effettuato tramite metodica ELISPOT e CMV-DNAemia. I dati sono espressi come media ± DS.
Il gruppo A presentava: i)una percentuale di viremia maggiore rispetto al gruppo B (40 vs 28.5%); ii)un numero di spot inferiore(6 ± 4,96 vs 95±28,p <0.02) dopo stimolazione con l’Antigene pp65 e iii)un numero di spot simile al gruppo B dopo stimolazione con l’Antigene IE1. Stratificando i pazienti in base alla presenza di viremia al momento del dosaggio per ELISPOT, con pp65 non si osservavano differenze significative, mentre con IE1 il numero di spot nei pazienti viremici risultava superiore rispetto ai pazienti non viremici (gruppo A:27±15,28 vs 2,3±1,08 p<0,05; gruppo B:70±7,08 vs 9,1±13,5 p<0,02).
Per una efficace ricostituzione dei T-CMV è necessario un tempo di almeno 6 mesi.La produzione di IFNγ, dopo stimolazione con pp65, potrebbe rappresentare un marker del recupero della risposta immunitaria. Inoltre, nei pazienti viremici si osserva, dopo stimolazione con IE1, un incremento nella produzione di IFNγ che, indipendentemente dai T-CMVpp65, potrebbe rappresentare un marcatore precoce di riattivazione CMV.