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Trapianto

TERAPIA CON IMMUNOGLOBULINE E.V. (I.V.-Ig) DI SEVERA ANEMIA DA INFEZIONE DA PARVOVIRUS IN TRAPIANTO RENALE (R-Tx): CASO CLINICO

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Razionale

L’infezione da Parvovirus è una infezione rara, che occasionalmente coinvolge il paziente portatore di  R-Tx causando anemia severa. A tutt’oggi, pochi casi sono riportati in letteratura.

Casistica e Metodi

CASO CLINICO. Uomo di 51 anni, affetto da rene policistico dell’adulto, sottoposto a R-Tx da vivente nel 2010. La terapia immunosoppressiva comprendeva steroidi, tacrolimus (FK) ed acido micofenolico (MPA). Dopo l’intervento creatinina (S-Cr) stabile, 1,3-1,6 mg/dl; Hb nella norma (12,6 gr/dl); livelli di FK 8,0-10,0 ng/ml, picco max 13,0 ng/ml. Ad 1 anno dal Tx, il paziente è stato ricoverato nel nostro Reparto per astenia e grave anemia (Hb 5,4 gr/dl). La S-Cr all’ingresso era 1,2 mg/dl. Venivano escluse perdite ematiche. Lo studio virologico mostrava un significativo rialzo del Parvovirus-B19 DNA fino a 1*10^11 UI/ml, con IgG/IgM virali nella norma. Biopsia Osteomidollare: compatibile con infezione da Parvovirus. Il paziente è stato trattato con: emotrasfusione, eritropoietina. riduzione dell’FK e sospensione del MPA. Dopo 2 settimane, l’anemia era invariata (Hb 5,7 gr/dl) ed il B19-DNA ancora elevato, 3*10^11 UI/ml, in assenza di comparsa di B19-IgM. E' stata quindi instaurata terapia con I.V.-Ig ad alte dosi, 400 mg/Kg/die per 4 giorni. Assenti effetti collaterali significativi (modesta febbricola transitoria ed modesto transitorio rialzo della S-Cr). Abbiamo rapidamente riscontrato un progressivo miglioramento dell’anemia, con conseguente riduzione posologica dell'eritropoietina, fino a sospensione nell’arco di 5 mesi. Solo dopo 6 mesi abbiamo riscontrato una riduzione significativa del B19-DNA  (2*10^5 UI/ml) e la comparsa di IgM anti-Parvovirus. A distanza di circa 15 mesi, il paziente presenta Hb spontanea di 11,9 gr/dl, S-Cr 1,44 mg/dl; FK-level 6,9 ng/ml. Il B19-DNA è 4*10^4 UI/ml.

Risultati

Conclusioni

E’ importante sospettare una infezione da Parvovirus in presenza di severa anemia, per altri versi non diagnosticabile, in un paziente portatore di R-Tx . Le I.V.-Ig ad alte dosi sono efficaci e ben tollerate nel trattamento di questa infezione, ma la scomparsa del virus è molto lenta.

A. Di Felice, E. Ferramosca, G. Gallinella*, A. Santoro
(UO Nefrologia Dialisi ed Ipertensione. *Dipartimento di Ematologia e Scienze Oncologiche, Microbiologia – Policlinico S.Orsola-Malpighi. Bologna)
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