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Trapianto

Riduzione dell’introito alimentare di sale e controllo della pressione arteriosa in pazienti con trapianto renale: consapevolezza e intervento educazionale

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Razionale

In trapianto renale ipertensione (IA) e rischio cardiovascolare (CV) sono frequenti per molteplici cause tra cui elevato introito di sale. La riduzione del sale migliora IA e rischio CV ma la consapevolezza sul sale è scarsa e l'aderenza alla dieta normosodica è estremamente difficile.

Casistica e Metodi

Abbiamo sottoposto 15 pazienti con trapianto renale stabile con IA e rischio CV a un programma educazionale finalizzato ad ottenere la riduzione dell’introito di sale e della pressione arteriosa. Un nefrologo e un esperto di nutrizione hanno illustrato gli effetti del sale, hanno analizzato le modalità per individuare i cibi a elevato contenuto di sale (conservati, insaccati, preparazione industriale, pane, etc.) e impartito consigli per ridurne l’introito (scelta cibi, preparazione, etichette, etc.) con l’ausilio di materiale divulgativo (http://www.cuore.iss.it/prevenzione/pdf). I pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica e biochimica al momento del programma educazionale e dopo 3 e 6 mesi.

Risultati

I pazienti (N: M=10; F=5) avevano 55±9 anni, età-Tx 6.4±5.6 anni, eGFR 53±24 (R: 26-104) ml/min/1.73 m2. La pressione arteriosa (PA) era 143±12/81±7 mmHg in trattamento con 2.7±1.0 farmaci; l’introito di sale misurato nelle 24-h era 13.9±4.0 (R: 8.4-21.3) g/die. Dopo 3 mesi, l’introito di sale era ridotto a 9.9±3.1 (p<0.01), la PA a 129±13 (p<0.01)/78±8 (NS) e il numero di farmaci era 2.5±0.9 (NS); la frazione escreta del sodio filtrato era più bassa del basale (1.3±0.3 vs. 1.8±0.8 %; p<0.05) e questo associato alla perdita peso di 0.8 kg suggerisce una riduzione del volume extracellulare alla base del miglior controllo PA. Dopo 6 mesi l’introito di sale rimaneva stabile (9.9±2.7; p<0.01) e la riduzione della PA distolica diventava significativa (133±10 [p<0.05]/ 73±9 [p<0.05]).

Conclusioni

Un programma educazionale sul sale per i pazienti ipertesi con trapianto renale riduce stabilmente l’introito di sale e migliora il controllo della pressione arteriosa riducendo il profilo di rischio CV.

Vincenzo Bellizzi, Giancarlo Bilancio, Monia Celano, Nunzia Miranda, Patrizia Calella, Remo Luciani
(UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto, AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno)
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