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Trapianto

Management e outcome della neoplasia prostatica nei riceventi di trapianto di rene

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Introduzione

Le neoplasie della prostata sono tra le neoplasie più frequenti nella popolazione generale soprattutto nella popolazione anziana. Visto l'incremento dell'età media dei pazienti sottoposti a trapianto di rene, è presumibile che nei prossimi anni si avrà un incremento dell'incidenza di questa neoplasia nei trapiantati maschi. In questo lavoro riportiamo la nostra esperienza nella gestione delle neoplasie prostatiche nei riceventi di trapianto renale (RTR).

Materiali e metodi

Abbiamo analizzato retrospettivamente 521 RTR maschi trapiantati nel nostro centro tra il 1991 e il 2011. Il follow-up medio post-trapianto era 73,5 ± 56,94 mesi con un età media di 48,79±12,21 anni. Il nostro programma di screening per la neoplasia prostatica prevede il monitoraggio annuale del PSA e l’esplorazione rettale e la biopsia prostatica per confermare la diagnosi.

Risultati

Abbiamo diagnosticato 11 tumori prostatici (2,11%). L'età media al momento del trapianto era di 50 anni (range 42-67 anni); la mediana dell’età dialitica è stata di 49,8 mesi (range 12-204 mesi) e la mediana dell’età di diagnosi della neoplasia era di 57 anni (range: 42-67 anni). La mediana del tempo intercorso tra il trapianto e la diagnosi di cancro era 88,52 mesi (range 12-227 mesi). In 9 pazienti è stata effettutata una prostatectomia radicale retro pubica, 1 di questi è stato sottoposto a radioterapia adiuvante. Due pazienti sono stati trattati con una combinazione terapia antiandrogenica e radioterapia. Otto pazienti al momento sono liberi da malattia e hanno una buona funzione renale. Due pazienti sono deceduti per complicanze cardiovascolari. Un paziente è deceduto a seguito di malattia metastatica.

Discussione

Il trattamento chirurgico delle neoplasie della prostata è un'opzione valida ma anche la radioterapia e il blocco androgenico sono valide opzioni. Il programma di screening per le neoplasie prostatiche è fondamentale nei RTR per diagnosticare la neoplasia in stadi precoci (Hafron [1]Breyer [2], Karkzewski [3]). Dopo la diagnosi, la gestione del paziente deve essere multidisciplinare tra nefrologo, urologo, oncologo ed eventualmente radioterapista.

release  1
pubblicata il  17 settembre 2013 
da Maria Zanazzi¹, Paolo Carta¹, Donata Villari², Giulio Nicita², Beatrice Detti³, Leonardo Caroti¹, Lorenzo Di Maria¹, Enrico Eugenio Minetti¹
(¹Nefrologia, Dialisi e Medicina dei trapianti, AOU Careggi Firenze; ²Urologia 2, AOU Careggi, Firenze; ³Radioterapia AOU Careggi, Firenze)
Parole chiave: neoplasie dopo trapianto, trapianto renale
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