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Trapianto

TRATTAMENTO DEL RIGETTO ANTICORPO MEDIATO IN PAZIENTE IPERIMMUNE

poster

Introduzione

Il rigetto anticorpo mediato rappresenta una grave complicanza del trapianto di rene. L’espressione di anticorpi anti HLA ad alto titolo prima del trapianto rappresenta un fattore di rischio. Numerosi approcci terapeutici sono stati proposti per il trattamento di questo tipo di rigetto che risulta spesso resistente alle comuni terapie farmacologiche.

Caso clinico

Paziente di 39 aa, maschio, caucasico, portatore di HCV positività, iperimmunizzato, sottoposto a Maggio del 2011 al terzo trapianto di rene da donatore cadavere c/o il Ns Policlinico. I precedenti trapianti, il primo  da donatore vivente e il secondo da donatore cadavere, erano evoluti in nefropatia cronica da trapianto rispettivamente dopo 3 e 4 anni. Al terzo trapianto il paziente è stato trattato con Thymoglobuline 7.5 mg/kg e.v. ripartite in 10 gg e metilprednisolone. Dal 9° giorno post trapianto è stata iniziata terapia di mantenimento con micofenolato sodico. Dopo una rapida ripresa della funzione renale, a partire dal 10° giorno post trapianto, giorno in cui veniva sospesa la terapia con Thymoglobuline ed iniziata quella con Tacrolimus si è assistito ad un peggioramento della funzionalità renale con contrazione della diuresi. Alla biopsia renale è stato evidenziato un quadro di rigetto acuto anticorpo mediato con rigonfiamento diffuso dell’endotelio glomerulare e frequenti aspetti di obliterazione del lume capillare inoltre rigonfiamento diffuso dell’endotelio vascolare (Figura 0 e 2) con  positività diffusa, all’immunofluorescenza, di C4d a livello dei capillari glomerulari e peritubulari (Figura 0). È stata impostata terapia con IvIg 20 g/die per tre gg consecutivi e trattamento plasmaferetico fino al 20° giorno. E’stato ripreso trattamento emodialitico. In 21° giornata post-trapianto il paziente è stato sottoposto a terapia con anticorpo monoclonale anti CD20.

Risultati

Dal giorno seguente si è assistito ad un progressivo incremento della diuresi e ad un miglioramento degli indici di funzionalità renale. In 36° giornata il pz veniva dimesso con un Nadir della Creatinina di 1.4 mg/dl.

Conclusioni

La descrizione di questo caso dimostra l’importante azione svolta dal Rituximab nel trattamento del rigetto anticorpo mediato [1] (full text) [2] [3] [4] (full text) [5] [6] [7].

BibliografiaReferences

[1] Meier-Kriesche HU, Schold JD, Srinivas TR et al. Lack of improvement in renal allograft survival despite a marked decrease in acute rejection rates over the most recent era. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2004 Mar;4(3):378-83 (full text)

[2] Colvin RB, Smith RN Antibody-mediated organ-allograft rejection. Nature reviews. Immunology 2005 Oct;5(10):807-17

[3] Zachary AA, Griffin J, Lucas DP et al. Evaluation of HLA antibodies with the PRA-STAT test. An ELISA test using soluble HLA class I molecules. Transplantation 1995 Dec 27;60(12):1600-6

[4] Takemoto SK, Zeevi A, Feng S et al. National conference to assess antibody-mediated rejection in solid organ transplantation. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2004 Jul;4(7):1033-41 (full text)

[5] Carter V, Shenton BK, Jaques B et al. Vimentin antibodies: a non-HLA antibody as a potential risk factor in renal transplantation. Transplantation proceedings 2005 Mar;37(2):654-7

[6] Böhmig G, Regele H Diagnosis and treatment of antibody-mediated kidney allograft rejection. Transplant international : official journal of the European Society for Organ Transplantation 2003 Nov;16(11):773-87

[7] Rehman S, Meier-Kriesche HU, Scornik J et al. Use of intravenous immune globulin and rituximab for desensitization of highly human leukocyte antigen-sensitized patients awaiting kidney transplantation. Transplantation 2010 Oct 27;90(8):932; author reply 932-3

release  1
pubblicata il  18 settembre 2013 
da L.Argentiero, A.Schena, G.Castellano, M.Rossini; A.Mitrotti, M.Martino, A.M.Di Palma, L.Gesualdo
(Divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Università di Bari "Aldo Moro". Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico, Bari, Italy)
Parole chiave: biopsia renale, trapianto renale
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