Le alterazioni del bilancio dei liquidi sono un importante fattore di rischio di morbilità e mortalità nei pazienti critici. Il nostro scopo è quello di valutare la variazione dell’ idratazione, misurata tramite analisi di impedenza bioelettrica (BIVA), nei pazienti ricoverati in terapia intensiva e nei pazienti che richiedono CRRT.
Lo studio consiste in una valutazione prospettica di pazienti adulti critici. La BIVA è stata eseguita al giorno di ricovero in terapia intensiva e nei successivi quattro giorni (Gruppo 1) e in pazienti che iniziano CRRT e nei quattro giorni seguenti (Gruppo 2).
Sono state eseguite 314 BIVA in 64 pazienti ricoverati in terapia intensiva e in 21 pazienti che hanno richiesto CRRT. L'indicazione più comune per la CRRT è stata lo stato di sovraccarico idrico con oliguria (13 su 21 pazienti), seguito da sepsi (11 su 21 pazienti). L’Iperidratazione è comune nei pazienti in terapia intensiva (70%), con una media di idratazione del 78,7% ± 5,5 e nei pazienti che hanno richiesto CRRT (81%), con una mediana di idratazione di 84,3(76,7-87,1). L’iperidratazione aumentava nei primi tre giorni di osservazione (p <0,05), e quindi tendeva a diminuire nei successivi due giorni. In entrambi i gruppi, i pazienti non sopravvissuti avevano un livello massimo di idratazione superiore ai sopravvissuti. La mortalità nella popolazione studiata è stata molto alta, (25% nel gruppo 1 e il 53% nel gruppo 2) riflettendo la gravità dei pazienti documentata dagli elevati indici prognostici (SAPS II, APACHE II, SOFA) con la mortalità più alta nei pazienti in CRRT rispetto negli altri.
Il sovraccarico di liquidi è comune nei pazienti critici, e questa condizione tende a rimanere o peggiorare in terapia intensiva, suggerendo una non sufficiente attenzione a questo problema clinico e/o una inadeguatezza delle attuali protocolli di gestione del bilancio idrico.