Alcuni pazienti (pz) ricoverati per scompenso cardiaco (SC) acuto/riacutizzato presentano oltre al sovraccarico emodinamico un danno renale acuto (AKI) con grave riduzione del filtrato, che li rende possibili candidati alla CRRT, sia per ragioni emodinamiche che depurative.
Scopo dello studio: valutare caratteristiche cliniche e outcome di questa popolazione. Abbiamo analizzato la nostra casistica 2008-2012 di pz trattati con CRRT. Sono stati esclusi: pz post cardochirurgici; pz con AKI non secondaria a SC; pz con pregressa insufficienza renale cronica stadio 5. Parametri esaminati: età e sesso, funzione renale basale e dinamica, caratteristiche dello SC, gravi comorbidità (sepsi e sindrome coronarica acuta (SCA), ripresa funzionale
Dei 450 pz critici con AKI trattati con CRRT, 60 (13,3%) rispondevano ai criteri. Età media 72 anni, M 75%. CRRT eseguite 355 (media 6 gg/paziente). HM 56,7% (HM tutti pz CRRT 50%. NS.) SM dei deceduti 9 gg. Dei 26 pz dimessi (43,3%), 3/26 pz (11.5%) necessitarono di dialisi cronica (SM 312 gg); 3 pz persi al follow up. La mortalità a 90 gg è stata del 78,3%;
42/60 (70%) pazienti avevano una pregressa IRC. In 22/60 (22%) dei casi era presente un grave SC destro. In 17/60 (28,3%) era presente una SCA e in 31/60 (51,7%) una sepsi.
I pz critici trattati con CRRT per SC acuto non cardochirurgico presentano una HM sovrapponibile a quella degli altri pz sottoposti a CRRT, ma la sopravvivenza a 90 gg è solo del 78%. La RFR è presente nel 38,3% dei casi. Tra i fattori di rischio pregressi è presente IRC nel 70% e nel 22% uno SC Dx. I fattori precipitanti l’AKI sono uno stato settico nel 51,7% e una SCA in ¼ dei casi.