La formazione e l'addestramento pratico in medicina sono trascurati e si passa direttamente dalla teoria al fare sul campo. È necessario quindi acquisire una metodologia moderna dove la simulazione è lo strumento principale e "l'errore" serve per "imparare" acquisendo comportamenti consapevoli e responsabili durante interventi assistenziali non routinari , creando sinergie e collaborazioni multidisciplinari , acquisendo capacità operative in equipe con la gestione del team e quindi la gestione del rischio clinico
Le simulazioni eseguite a tutt’oggi sono state :
1 maxi incidente in cantiere edile con rabdomiolisi ,valutando i tempi di azione della filiera degli interventi fino al trattamento del pz/manichino con CRRT in ambito rianimatologico .
10 traumi e schock ipovolemico valutando le performace rianimatologiche e chirurgiche con organizzazione di eventuali interventi depurativi .
19 nell’ambito dell’emodialisi ( embolia gassosa , ipotensione grave , iperkaliemia e ipokaliemia , edema polmonare acuto e shock anafilattico ).
Dopo l' esecuzione della simulazione seguiva un debriefing collegiale con ricerca di errori attivi/latenti .
Hanno partecipato 52 medici ( 8 nefrologi , 24 rianimatori e 20 emergentisti ) , 112 infermieri e 45 autisti del 118 .
Tutti hanno riferito che la simulazione potrebbe migliorare l' attività professionale, attraverso la misurazione delle performance durante i vari eventi e la promozione, in modo proattivo della riduzione dell'errore. Evidente la minore presenza di Nefrologi , probabilmente per la errata sensazione di essere controllati e quindi giudicati nello svolgimento di azioni rese complesse dall’urgenza . Tra l’altro hanno tutti ribadito l’utilità di simulazioni di eventi poco abituali in Emodialisi , ma che se non risolti possono portare all’exitus .
La simulazione ha dimostrato di essere una efficace metodologia in grado di stimolare l'autocritica degli operatori, anche se alcuni sono timorosi di essere valutati più sulle capacità tecniche che non su quelle organizzative e di leadership