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Aspetti organizzativi della Nefrologia

Analisi dell’attività di un ambulatorio nefrologico in vista di un progetto di gestione integrata della Malattia Renale Cronica

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Razionale

La nostra regione intende introdurre la gestione integrata della malattia renale cronica (MRC) per garantire continuità e appropriatezza delle cure attraverso un modello di rete organizzativa.

Scopo di questa indagine è analizzare l’attività svolta dal nostro ambulatorio nefrologico per poterla confrontare con la stessa metodologia nei prossimi anni, in seguito all’adozione della gestione integrata.

Casistica e Metodi

E’ stata condotta un’analisi retrospettiva delle visite nefrologiche effettuate in 12 mesi, suddividendo i pazienti in stadi secondo la funzione renale.

Sono stati raccolti:

  • numero di visite;
  • numero di determinazioni di microalbuminuria e/o proteinuria;
  • prescrizione di dieta ipoproteica;
  • prescrizione di ESA.

Risultati

I pazienti sono 596, con 970 visite totali.

La tabella riporta i pazienti suddivisi per stadio di malattia, le visite effettuate, la frequenza annuale delle visite, la percentuale di pazienti con determinazione di microalbuminuria, proteinuria, dieta ipoproteica, ESA.

Conclusioni

1)     I dati analizzati si riferiscono ad un periodo durante il quale sono state pubblicate linee guida (LG-ISS 2012 e KDIGO 2012) che introducono categorie di rischio di progressione basate sul valore di microalbuminuria. La percentuale di casi in cui è stata dosata la microalbuminuria è ancora insufficiente. Pertanto, dovremo migliorare la nostra pratica clinica utilizzando maggiormente la microalbuminuria come parametro di valutazione del rischio.

2)      La frequenza dei controlli aumenta lievemente nello stadio 4 ed ha un picco nello stadio 5. Le LG-KDIGO suggeriscono di effettuare un numero di controlli più elevato già nello stadio 3 e di affidare i controlli degli stadi iniziali al MMG per dedicare risorse dell’ambulatorio nefrologico ai casi più severi.

3)     I dati della prescrizione di ESA e di dieta ipoproteica confermano  la necessità del ricorso al nefrologo negli stadi avanzati di malattia.

4)      La metodologia di analisi, ripetibile nel tempo, permette la periodica rivalutazione dei processi assistenziali finalizzata al miglioramento continuo e alla sostenibilità del sistema.

Tosto M., Agate V.M., Brescello M., Giannattasio F., Martimbianco L.
(SC Nefrologia e Dialisi, Ospedali di Palmanova e Latisana, ASS 5 Bassa Friulana, Friuli Venezia Giulia)
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Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
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