La dispersione del QTc è dimostrata nei pazienti ED e potrebbe relazionarsi con l’elevata mortalità cardiovascolare di questi pazienti. Abbiamo analizzato parametri associati con il QTc in pazienti ED e non-ED.
Abbiamo valutato 150 soggetti di età 62,7 (12,5) [media(DS)] anni, (52% donne; 26,7% ED). Considerati: BMI, QTc, pressione arteriosa (PAS e PAD), comorbidità, terapie, presenza/assenza di ipertrofia ventricolare sinistra (IVS), calcificazioni valvolari (CV), disfunzione diastolica (DD), frazione di eiezione (FE), elettrolitemia, uricemia, albuminemia, creatinina clearance (formula di Cockroft-Gault nei pazienti non-ED), anzianità dialitica, KT/V (in pazienti ED), PCR.
Nei nostri pazienti PAS e PAD medie erano 133,8 (18,5) e 77,4 (11,3) mmHg rispettivamente; IVS era presente nel 46,3% dei soggetti, DD nel 48,5%, CV nell’11,4%. Il 20,3% assumeva ACE-I, il 41,3% ARBs, il 36,4% betabloccanti, il 37,4% diuretici e il 20,3% diidropiridine. Il QTc medio era 413,1 (36,6) msec in soggetti non-ED e 411,3 (64) msec in ED. Regressione logistica: il QTc risultava dipendente solo da FE (P<0,0001), ED (P=0,001), CV (P=0,007), comorbidità (P=0,012), sesso (P<0,0001), e ACE-I (P<0,0001) e ARBs (P=0,001). Mentre ED, sesso, ACE-I e ARBs influenzavano il QTc in tutti i quartili, comorbidità, FE e CV impattavano il QTc solo nel quartile maggiore.Nei soggetti non-ED il QTc risultava inversamente correlato alla potassiemia (B=-0,387; P=0,03).
Nella nostra esperienza i pazienti ED presentano dispersione di QTc probabilmente a causa delle fluttuazioni della potassiemia durante la seduta; ciò poichè funzione renale e adeguatezza dialitica non si sono correlate al QTc. Anche sesso, comorbidità, FE, CV, ACE-I e ARBs giocano un ruolo nel determinare il QTc.